Emanuele Filiberto: “Funerali Elisabetta rafforzano idea monarchica”

(Adnkronos) – “Magnifica, bellissima, degna di una grande regina, di un grande Paese e di un grande popolo”. Con queste parole Emanuele Filiberto di Savoia, raggiunto dalla AdnKronos a Montecarlo, descrive la cerimonia funebre in onore di Elisabetta II nell’abbazia di Westminster a Londra, dove non è potuto essere presente perché bloccato dal Covid, che ancora oggi lo segnala positivo all’ultimo tampone. “Mi ha molto rattristito il fatto di non poter andare e di non poter salutare personalmente tante persone, anche miei cugini, cui voglio un gran bene; ma ci siamo sentiti telefonicamente e ci siamo dati appuntamento al prossimo grande evento storico, ovvero l’incoronazione di re Carlo III, per il quale nutro grande affetto e stima”, ribadisce. 

“La stessa regina aveva organizzato e messo a punto il suo funerale: questo – afferma Emanuele Filiberto – è il più bel ringraziamento che lei ha potuto dare agli inglesi, che a loro volta hanno potuto ringraziarla e dirle ‘arrivederci’. E’ stato il suo ultimo gesto di quella devozione, che per tutta la vita ha mostrato verso il suo popolo”. 

Ora, prosegue, “anche grazie all’esempio e agli insegnamenti di sua madre, Carlo potrà seguire facilmente le sue orme e dimostrare di essere un grande re, un monarca all’avanguardia, culturalmente molto preparato, grande amante delle arti e molto attento a temi decisivi della contemporaneità come quelli climatici e ambientali. Del resto, lo ha dimostrato già dal primo giorno, decidendo di non volere ai funerali della regina Elisabetta II, al suo fianco, certi presidenti e certi dittatori…” 

Ma questa cerimonia ha rafforzato o indebolito l’idea monarchica nel mondo? “Credo che, durante tutti questi anni, l’istituzione monarchica si sia rafforzata, come dimostrano persino certi titoli di piattaforme streaming come ‘The Crown’. Per non parlare del fatto che in collegamento tv per i funerali di Elisabetta erano quattro miliardi di persone in tutto il mondo, quasi la metà della popolazione mondiale!”. 

Sottolinea Emanuele Filiberto di Savoia: “Tutti hanno potuto ammirare quella organizzazione, quella storia, quei valori, in un’epoca in cui si registra invece una perdita di valori, il prevalere delle ricchezze materiali e dei successi personali, misurati in base ai like e ai follower che non significano niente. Qui parliamo invece di una istituzione millenaria e le persone se ne rendono conto, non possono non rendersene conto”. 

(di Enzo Bonaiuto) 

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