Elezioni politiche, sanità: i 9 punti di Azione e Italia Viva

(Adnkronos) – Un “piano straordinario per tagliare le liste d’attesa, così da ridurre entro un anno il periodo di attesa per le prestazioni specialistiche e le visite di controllo” e poi “un progressivo e strutturale aumento degli stipendi degli operatori sanitari degli ospedali con particolare attenzione a quelli impegnati nei reparti di medicina d’urgenza e di quelli a rischio di burnout”. Sono alcuni dei 9 punti dedicati alla sanità contenuti all’interno del programma elettorale Azione-Italia Viva, presentato oggi a Roma.  

“La pandemia Covid-19 ha reso evidente come la vulnerabilità di un sistema sanitario possa avere profonde ripercussioni, sia sulla salute degli individui che sulla crescita economica e sociale – evidenziano Azione-Iv nella presentazione del programma sanità – Per questo riteniamo necessario riformare i meccanismi di governance e coordinamento tra Stato e Regioni. Nel caso le Regioni non siano in grado di garantire l’erogazione dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, va riconosciuta allo Stato la possibilità di intervenire”.  

Nell’ottica di una sanità in grado di assicurare un continuum assistenziale “urge una revisione della Medicina generale, distinguendo le cronicità di base da quelle di carattere specialistico che saranno prese in carico, sul territorio, da esperti delle varie professioni sanitarie, dagli specialisti ambulatoriali e dai medici di laboratorio, con il supporto della rete delle farmacie”. In questo quadro, “occorre adottare indicazioni nazionali prescrittive sulla funzione delle Case della comunità previste da Pnrr, che siano proiettate all’esterno con nuove professionalità, come ad esempio lo psicologo di base, e con personale presente con un medesimo sistema di guardia notturna e emolumento adeguato a tali ulteriori funzioni”.  

Sul rapporto pubblico-privato in sanità, l’idea di Azione-Italia Viva è “una collaborazione in sinergia e integrazione” con l’obiettivo “primario di mettere al centro il paziente con i suoi bisogni e scelte di cura in un sistema integrato pubblico-privato che garantisca a tutti la stessa qualità di cura e un servizio pubblico efficace ed efficiente”. Il programma sanità di Azione-Iv prevede poi al punto 4 la ‘Strutturazione di un adeguato sistema di prevenzione e preparedness’, ovvero l’attività “di prevenzione e promozione della salute” con la creazione di “un’Agenzia nazionale per la prevenzione e la preparedness, per coordinare le attività e garantire l’omogeneità sul territorio nazionale”.  

Nonostante l’Italia “sia attualmente il primo produttore europeo di farmaci, il sistema presenta elementi di vulnerabilità legata alla dipendenza dagli approvvigionamenti da paesi extra Ue di materie prime e intermedie e dalla sempre più forte competitività degli Stati Uniti e della Cina nel campo delle biotecnologie. Per questo è necessario un piano strategico per il sostegno della filiera delle Scienze della vita e dei dispositivi medici”, suggeriscono gli esperti che hanno redatto il programma sanità di Azione-Iv.  

Infine, “il Ssn deve essere adeguatamente finanziato, in misura comunque non inferiore alla media del finanziamento dei sistemi sanitari dell’Ue, in termini di entità complessiva. Inoltre, è opportuno destinare una quota non inferiore al 3% del Fondo sanitario nazionale alla ricerca, riaffermando il principio che l’attività di ricerca sia parte integrante e fondamentale del Ssn, motore virtuoso di sviluppo del Paese”.  

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