(Adnkronos) – “Ho difficoltà a ragionare sui se e sui ma. Siamo a pochi giorni dalle votazioni, aspettiamo i risultati e analizzando il risultato parliamo del da farsi. Rischiamo di formare ipotesi che non hanno fondamento”. Calogero Mannino interviene con l’Adnkronos commentando la certezza di Carlo Calenda di un Draghi bis se il Terzo Polo arriverà al 10%.
Mannino osserva: “Mi riesce difficile percorrere i sentieri dell’immaginazione di Calenda a pochissimi giorni dal risultato elettorale. Aspettiamo, oggi non si può dire nulla” perché “c’è una cosa diversa rispetto all’attuale situazione. Dopo il voto ci sarà un partito di maggioranza relativa, quello della Meloni ed uno di minoranza assoluta, il Movimento 5 stelle. Tutti e due non possono rimanere fuori dal Governo e quindi, prima di parlare di Draghi, parliamo di questo fatto. Il discorso è chiuso”.
L’ex, più volte, ministro democristiano spiega: “Entriamo nel merito: io non vedo Draghi che si impegna se non con una maggioranza che ripeta quella che sta finendo la Legislatura. E quella che sta finendo la Legislatura non c’è perché sarà un risultato elettorale con un partito con maggioranza relativa ed uno con minoranza assoluta. Aspettiamo i risultati elettorali e poi ragioniamo”. “Lei vedrà – conclude – che martedì ci saranno ipotesi totalmente nuove se il centrodestra non avrà la maggioranza. Questo è il punto, prima di tutto bisogna vedere se il centrodestra avrà la maggioranza”. (di Roberta Lanzara)