Elezioni 2022, Sinistra Italiana apre all’accordo con Pd

(Adnkronos) – L’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana ha dato l’ok alla proposta del segretario Nicola Fratoianni a verificare la possibilità di un accordo con il Pd. Il dispositivo è stato approvato con il 61% di voti favorevoli, il 5% di astensioni. Un dispositivo alternativo ha raggiunto il 31,8%.  

“L’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana da mandato al segretario Nazionale e alla Segreteria di verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito Democratico sui collegi uninominali, tale da contrastare con la massima efficacia possibile la forza elettorale della coalizione di destra”, si legge. Inoltre, “di lavorare perché tale accordo sia esteso anche al M5S, e porti alla candidatura di importanti personalità del mondo del lavoro, della cultura, dell’associazionismo e dei movimenti democratici, progressisti ed ecologisti”.  

E “di confermare l’alleanza con Europa Verde-Verdi e di concludere con la massima celerità i passaggi necessari a trasformarla in una lista elettorale comune; di garantire in questo contesto alla lista e al nostro Partito totale autonomia in termini di programma, lista e prospettiva politica”.  

Ed ancora di “presentare una proposta programmatica che parta dalla difesa e attuazione della Costituzione e abbia al centro la lotta per la giustizia sociale ed ambientale, a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici; dal contrasto all’energia fossile a vantaggio di quella rinnovabile; dalla dignità, stabilità e giusta remunerazione del lavoro; dal rilancio del ruolo economico dello Stato; dall’estensione del welfare, compreso il reddito di cittadinanza; dall’investimento in scuola, sanità e trasporti pubblici e gratuiti; dai diritti civili, con il riconoscimento di pieni diritti per le persone lgbtqia+ e con il rilancio di una proposta di legge che garantisca l’uguaglianza e la pari dignità familiare, dalla legalizzazione di cannabis e eutanasia, dalla promozione dell’uguaglianza di genere; dall’impegno per la pace, il disarmo e il taglio della spesa militare”. 

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