Elezioni 2022, Letta contro Terzo Polo e M5S: “Perderanno male”

(Adnkronos) – Il Terzo Polo e il M5S “perderanno male” nelle elezioni politiche 2022 del 25 settembre. Enrico Letta, segretario del Pd, si scaglia contro i soggetti che “hanno tentato di dividere il Pd e tentano di farlo anche ora”. “Ci sono due parti politiche in cui abbiamo tentato in tutti i modi di fare un’intesa immaginando stessero sui nostri stessi obiettivi: vincere le elezioni. Invece il loro obiettivo principale è prendere il nostro posto e questa battaglia la perderanno, la perderanno male perche il Pd sarà la principale forza riformista e progressista del nostro Paese e perche la storia che abbiamo alle spalle ci da la nostra forza”, dice a Brescia per la partenza dell’eco tour con il bus elettrico con il sindaco Emilio Del Bono, la capogruppo al Senato, Simona Malpezzi, il capodelegazione in Ue, Brando Benifei e i candidati Pd.  

“Mi sento tutto il peso sulle spalle del momento straordinari che sta vivendo questo Paese. Io vedendo qui il nostro bus elettrico e mando un grande abbraccio a chi, con un mezzo simile, ha battuto due volte Berlusconi: Romano Prodi”, aggiunge. 

“Queste sono le due ultime settimane decisive. Non c’è mai stato un numero di indecisi come questa volta: sono il 42% e in crescita. E’ un campagna elettorale brutta. Oggi si è acceso un dibattito sul nostro busche sarebbe brutto ma Calenda non ha altro da fare che parlare dei cerchioni e del colore del nostro bus?”, afferma ancora. 

Al voto, “o si sceglie una parte o l’altra. Non c’è nessun altro che può vincere. E questo vale soprattutto nei collegi. Vince chi arriva prima. Chi non vuole votare la destra e vota uno dei candidati delle altre liste, fa vincere la destra”.  

Quindi, le parole su Giorgia Meloni: “Sento in giro la battuta: ‘li abbiamo provati tutti, perchè non provare anche lei’. Ma lei l’abbiamo già provata, era nel governo nel 2011 che portò l’Italia alla bancarotta. E con Meloni c’era Giulio Tremonti, che ha ricandidato, e c’era Berlusconi che ora pare voglia diventare presidente del Senato. Ci volle un decennio per risalire da quella bancarotta. Per questo dico: abbiate la memoria lunga”.  

 

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