Elezioni 2020, pasionaria no green pass Brunelli sceglie Italexit: “libertà e autonomia nostre battaglie’

(Adnkronos) – Novità al nord in vista del voto, dove si prova a compattare il fronte autonomista. Che trova sponda anche in Italexit: “Correrò nel collegio di Vicenza 2, sia all’uninominale che per il proporzionale”, dice all’AdnKronos Ilaria Brunelli, consigliera capogruppo di maggioranza a Bassano del Grappa, già agli onori della cronaca per avere stracciato il green pass e da sempre autonomista convinta. La Brunelli è uno dei nomi che andranno in lista con la formazione creata a Paragone, rumors danno con Italexit almeno altri due autonomisti, Francesca Losi, di Lecco, già attivista della Lega e Roberto Maggi, collaboratore di Radio Libertà, entrambi aderenti a ‘Autonomia e Libertà’, il gruppo fondato dall’ex ministro della Giustizia della Lega, Roberto Castelli.  

Brunelli racconta così l’approdo con la formazione di Paragone: “C’è poco da fare – spiega – i diritti dei cittadini sono stati ampiamente compressi dall’ultimo governo, la lotta per le libertà è fondamentale, tanto più ora che si rischia di aver un Parlamento del tutto omologato, che potrebbe limitare ancora di più i diritti sanciti dalla Costituzione”.  

Ad attrarre Brunelli (“contattata da Paragone, è lui che mi ha cercata”) l’interesse di Italexit non solo per le lotte no-green pass, ma anche per le battaglie autonomiste che in Veneto hanno grande seguito. “Io – sottolinea – ho una storia verticale, provengo da una visione veneta e identitaria, ho visto con piacere che Italexit ha sottoscritto la lettera appello ai 18 segretari di partito, inviata dall’ex ministro Gentilini. Vedremo ora chi risponderà, prendendosi l’impegno di dare seguito alla richiesta popolare, che non è solo delle regioni a guida leghista”, spiega, ricordando anche l’attenzione di Bonaccini e di altre realtà regionali a guida Pd.  

“L’obiettivo – chiede – è che si approvi una legge sull’autonomia basata sulle intese sottoscritte dal governo con le Regioni nel febbraio 2018, che andranno aggiornate, senza introdurre i vincoli e le limitazioni incostituzionali previste nella legge quadro voluta dalla maggioranza che sosteneva il Governo Draghi”. Intano si scommette su Italexit perché “Lega e Pd hanno abbandonato la loro missione, dem e partito di Salvini vedono lo Stato al di sopra dei cittadini, ormai dappertutto prevale l’autoritarismo”.  

Anche “Fdi ha fatto una opposizione che è stata solo su alcuni temi, bene sul green pass, ma sulla guerra non si sono fatti sentire, perché non sanno ascoltare il cittadino, di fatto si sono rivelati filo-governativi con Draghi”. “Non è scontato che nel prossimo Parlamento ci possa essere qualcuno che tenga alta la lotta in nome dei diritti, Italexit può essere quella forza, possiamo superare lo sbarramento del 3%”, conclude.  

 

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