È il giorno di IT-alert in Emilia Romagna: cos’è e come funziona il sistema di allerta nazionale

(Adnkronos) – E’ previsto oggi, lunedì 10 luglio, è previsto il quinto test di IT-alert, il sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando l’Italia. Intorno alle 12 sui cellulari, accesi e con connessione telefonica, di coloro che si troveranno in Emilia Romagna e nelle aree limitrofe delle altre regioni arriverà un messaggio di test. Chiunque lo riceverà non dovrà fare alcunché se non rispondere alle domande del questionario che sarà disponibile sul sito www.it-alert.gov.it per segnalare eventuali malfunzionamenti e aiutare a implementare il sistema. Anche coloro che, trovandosi nell’area interessata dal test intorno alle 12, non dovessero ricevere alcuna notifica di IT-alert potranno compilare il questionario proprio per segnalare questa mancanza. 

Il test in Emilia Romagna chiude la prima fase di sperimentazioni del nuovo sistema che ha preso il via il 28 giugno scorso in Toscana e che è proseguita in Sardegna, Sicilia e Calabria. Questa attività è stata organizzata dal Dipartimento della Protezione civile con le strutture regionali di protezione civile per coinvolgere, sui territori, direttamente la popolazione per far conoscere il nuovo sistema, per verificarne il funzionamento in relazione alle diverse tipologie di telefono e di sistemi operativi e per raccogliere indicazioni dagli utenti per implementare il servizio. 

IT-alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso. Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il Servizio nazionale della Protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento. 

Grazie all’analisi, che è già in corso, dei dati raccolti – e trattati in forma anonima – dell’oltre mezzo milione di questionari compilati, nei giorni successivi al test in Emilia Romagna sarà possibile avere una prima fotografia dei principali elementi emersi (come la mancata ricezione, alcuni malfunzionamenti, il fenomento dell’overshooting) di cui si dovrà tenere conto per la seconda fase di test, che partirà a settembre, e che coinvolgerà tutte le restanti Regioni e le due Province Autonome. 

I messaggi viaggiano attraverso cell-broadcast. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile, se acceso, può ricevere un messaggio. Grazie alla tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica. I dispositivi non ricevono i messaggi IT-alert se sono spenti o se privi di campo e potrebbero non suonare se con suoneria silenziata. 

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