Dossena (Ecopneus): “Consumare meno risorse, cambiare mentalità usa e getta”

(Adnkronos) – “Dobbiamo consumare meno risorse ad avere un atteggiamento più responsabile nella scelta e nell’uso dei materiali. Bisogna creare un connubio di comunicazione ed informazione sia verso le giovani generazioni che sono molto ricettive e lo stanno già interiorizzando, ma soprattutto sui ‘boomers’ le persone cresciute sull’impronta dell’economia lineare che sono state abituate dalla cultura del tempo a usare e gettare. Compensare questi comportamenti sicuramente ci porterà nella direzione più corretta”. Sono le parole di Federico Dossena, direttore generale Ecopneus, società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso, presente al convegno organizzato a Roma ‘Il ruolo dell’economia circolare nella politica energetica europea’ promosso dal Conou, il Consorzio Nazionale Oli Usati, e da Aiee, l’Associazione Economisti italiani dell’energia. 

Un convegno al quale hanno partecipato anche Ricrea, Co.Re.Ve, Erion Consorzi che in Italia rappresentano esempi virtuosi di un’economia circolare realizzata, di una gestione ambientalmente efficace ed efficiente dei rifiuti che contribuiscono anche a ridurre l’utilizzo di materie prime energetiche fossili. 

Circolarità e transizione energetica sono temi legati tra loro che rappresentano una sfida per il futuro, ma per Roberto Morabito, direttore Dipartimento Sostenibilità Enea, le risorse destinate dal Pnrr all’economia circolare non bastano: “Considerando un Pnrr che stanzia 220 miliardi e considerando che per l’economia circolare è stato stanziato l’1% del totale delle risorse, credo che sia stata una scelta sbagliata -sostiene Morabito che si sofferma anche sulla necessità di cambiare prospettiva – Dobbiamo passare da una società dell’usa e getta alla società dell’usa, riusa, ripara e ricicla sfruttando pienamente tutte le immense potenzialità che le tecnologie moderne offrono”. 

Presente all’evento anche Pierluigi Zerbino, ingegnere gestionale all’Università di Pisa che ha evidenziato la necessità di soffermarsi su benefici e rischi dell’economia circolare: “Bisogna avere il quadro completo per effettuare delle misure puntuali su come riuscire a trasformare gli sforzi e l’economia circolare in qualcosa che veramente riduca le emissioni CO2 di materie prime. È necessario porre attenzione anche alle alternative tra prodotti primari secondari – continua Zerbino – e ricordarci che per quanto il profitto sia un obiettivo è possibile raggiungerlo anche con alternative ecosostenibili”. 

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