(Adnkronos) – Gli Usa accusano la Russia per la distruzione della diga di Kakhovka, nella regione ucraina di Kherson. Washington è in possesso di informazioni d’intelligence che propendono a indicare la Russia come responsabile della distruzione della diga di Kakhovka: lo riferiscono due funzionari Usa e uno occidentale citati da Nbc news.
La presidenza di Joe Biden sta lavorando per rendere pubblica parte delle informazioni e condividerle. I motivi della distruzione della diga vengono ancora valutati ma si ritiene che i russi abbiano voluto rendere più difficile agli ucraini l’attraversamento del fiume Dnepr.
Secondo Kiev, la diga della centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta esplodere dai soldati russi della 205esima brigata di fucilieri motorizzati, come ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale ucraina, Oleksii Danilov, citato dal sito ucraino Liga. La brigata, ha spiegato Danilov, è dispiegata nell’impianto idroelettrico.
Diversa la versione russa, secondo la quale le forze armate ucraine hanno colpito la diga con l’obiettivo ultimo di privare i cittadini della Crimea dell’acqua. E’ stato un ”deliberato atto di sabotaggio di Kiev”, ha sostenuto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che il presidente russo Vladimir Putin è stato informato dell’attacco e ”riceve i rapporti del ministero della Difesa su ciò che sta accadendo attorno a Kakhovka”.
Le agenzie di stampa Tass e Ria Novosti scrivono che per colpire la diga è stato usato un lanciarazzi multiplo del tipo Olkha in dotazione delle forze armate ucraine. Questo lanciarazzi usa munizioni guidate ed è stato sviluppato nel 2010 in Ucraina a partire dal sistema sovietico Smerch. E’ entrato in servizio a partire dal 2018, e nel 2022 è stato impiegato durante l’invasione russa dell’Ucraina.
I blogger ultra nazionalisti russi puntano compatti, con una unica eccezione, il dito contro l’Ucraina. Si è trattato di una manovra di diversione, da parte delle forze di Kiev, o una azione tattica per disperdere le difese russe sulla riva del Dnipro in vista della contro offensiva. Il più vocale fra loro, Igor Girkin, che pure in passato non ha risparmiato critiche alle forze russe, ha scritto sul suo canale Telegram che la rottura della diga “sciacqua via le nostre forze sulla riva est del Dnipro, sotto Nova Kakhovka e le nostre fortificazioni difensive, tutti i campi minati, e i magazzini con munizioni saranno inondati”.
I canali Z sono quindi tutti concordi nel sostenere la tesi del Cremlino: “è stato un atto di sabotaggio deliberato da parte ucraina”. Unica voce fuori dal coro è Egor Guzenko che ricorda di aver previsto molte volte che la diga sarebbe stato l’obiettivo di un attacco. “Non dirò chi lo ha fatto. Dal punto di vista tattico gli ucraini possono dimenticarsi di una offensiva nella direzione di Kherson. Se l’evacuazione delle forze russe militari russe procede bene e senza perdite, possiamo far saltare tutte le dannate dighe del Dnipro se ci serve”, ha scritto.