(Adnkronos) – No a procedere in ordine sparso. Sul caso Delmastro-Donzelli le opposizioni puntano ad andare avanti compatte, presentando una mozione di censura unica che porti la firma di tutti, anche in ordine alfabetico, perché non ci sia la corsa a chi arriva prima. Tutti insieme, questa è la strada da seguire. Per mostrare al governo compattezza e creare, all’interno della maggioranza, “almeno qualche imbarazzo”. Parlando con alcuni esponenti delle opposizioni, l’AdnKronos ricostruisce il retroscena della questione mozioni che li ha visti fare quadrato attorno al Pd.
Inizialmente, a quanto si apprende, c’era da capire se procedere con una mozione di sfiducia o con una mozione di censura; compreso poi che la strada percorribile era solo la seconda, la richiesta avanzata da più esponenti dell’opposizione è stata di far prevalere l’unità, di intenti e tempi, anche se poi qualche balzo in avanti c’è stato ed è targato M5S, che ha anticipato i tempi (“bruciato i tempi”, secondo alcuni) della propria mozione. Questo, però, “non precluderà l’intento e le mozioni credo che diventeranno una sola, ci sono le condizioni perché questo avvenga”.
Cosa comporterà la mozione di censura Si tratta di un atto puramente politico, dovrebbe poi essere il presidente Meloni a chiedere un passo indietro agli interessati, e potrebbe giocarsi la carta di togliere le deleghe al Dap a Delmastro. “E’ una possibilità”, dicono. “Ma vogliamo almeno creare un qualche imbarazzo nella maggioranza, essendo le mozioni di censura solitamente a voto segreto o voto elettronico segreto, riguardando valutazioni sulle persone”.