Decreto Asset 2023, le novità: da licenze taxi a stop caro voli

(Adnkronos) – Dall’aumento delle licenze dei taxi alla ‘guerra’ al caro voli, dalla tassa extraprofitti delle banche alla rete Tim, ma anche il granchio blu, i vigneti e la caccia negli stagni. Il decreto Asset 2023 per sostenere gli investimenti tutelando l’interesse nazionale arriva al traguardo con una serie di modifiche che lo trasformano in un provvedimento omnibus. 

Stop all’algoritmo e alle pratiche anticoncorrenziali sulle tratte nazionali. Il decreto rafforza i poteri istruttori e sanzionatori dell’Antitrust sul trasporto aereo. In presenza di condotte restrittive della concorrenza o abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, attuate con tecniche algoritmiche e con particolare riferimento alle rotte insulari soprattutto nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale, l’Authority può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore, utilizzando come indicatore anche il semplice aumento delle tariffe del 200% già individuato come limite nel testo originario. 

Il decreto vieta anche la profilazione degli utenti o la loro discriminazione sulla base del dispositivo adoperato per effettuare la prenotazione. 

Più trasparenza sui sussidi. Un’altra novità del dl è l’obbligo per i gestori aeroportuali di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, al fine di garantire maggiore trasparenza e quindi maggiore tutela per i consumatori. Per far fronte all’ampliamento dei compiti, l’organico dell’Antitrust viene potenziato. 

Capitolo biglietti aerei: vengono fissate dalle amministrazioni competenti le tariffe massime praticabili dai vettori destinatari di oneri di servizio pubblico qualora ci sia il rischio di un sensibile rialzo dei prezzi. Il livello massimo tariffario dovrà essere indicato nel bando di gara, quale requisito oggettivo dell’offerta. 

La nuova normativa sui taxi contenuta del dl Asset risolve un annoso problema legato allo strutturale incremento della domanda e alla scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, che potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle.  

I Comuni inoltre potranno rilasciare licenze aggiuntive, temporanee e/o stagionali a chi è già titolare di licenza taxi o noleggio con conducente nei casi di aumento straordinario della richiesta legato a grandi eventi.  

Il decreto semplifica le procedure per il rilascio della doppia guida, per le quali sarà sufficiente una comunicazione. I beneficiari, anche a titolo oneroso, possono affidarle a terzi, che siano però in possesso di certificato di abilitazione professionale e iscrizione al ruolo di conducenti di veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea.  

Cambia la tassa sugli extra profitti bancari dopo la levata di scudi degli istituti. La norma rimodula l’importo massimo dell’imposta straordinaria che può versare il singolo istituto, commisurato non più allo 0,1% dell’attivo ma allo 0,26% dell’attivo ponderato. Inoltre si prevede l’esclusione dalla base imponibile della tassa dei margini di interesse sui titoli di Stato e la possibilità per le banche di scegliere tra il versamento dell’imposta oppure la destinazione a riserva non distribuibile di un importo pari a due volte e mezza l’imposta.  

Il decreto estende da 5 a 10 anni il lasso temporale entro il quale una grande impresa, beneficiaria di una agevolazione pubblica, dovrà rimanere in Italia se vuole mantenere il sussidio. L’uscita anticipata comporterà la perdita dei benefici ottenuti e sanzioni fino a quattro volte la somma ricevuta.  

Una norma del decreto prevede l’acquisizione fino al 20% della newco da parte del Ministero dell’Economia. Il cda della telco concede più tempo al fondo americano per la definizione dell’offerta vincolante. 

Il decreto prevede di aumentare i fondi per il settore del vino: sale da 1 a 7 milioni di euro il Fondo di solidarietà per il comparto vitivinicolo messo in ginocchio dalla peronospora. 

Stanziamento aggiuntivo da 500mila euro a sostegno dei consorzi e delle imprese del comparto acquacoltura per fronteggiare la proliferazione del granchio blu.  

Via libera anche alla norma che vincola l’adeguamento dell’incentivo alla produzione di biometano all’andamento dell’inflazione registrata da novembre 2021, indispensabile per consentire al settore di perseguire gli obiettii del Pnrr.  

CACCIA STAGNI. Il dl prevede una mini depenalizzazione per i cacciatori all’interno di stagni e zone umide. 

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