Dal Politecnico di Milano il primo “Atlante dei morti e feriti in bici” per evitarli in futuro

(Adnkronos) – Crescono gli incidenti mortali con vittime le persone in bicicletta, complice l’aumento di chi sceglie di pedalare accoppiata alle immutate abitudini di guida degli italiani: e dal Politecnico di Milano arriva il primo “Atlante dei morti e feriti gravi in bicicletta”. Lo studio, che verrà presentato domani alle 14.30 alla Sottocommissione Mobilità Attiva e Accessibilità di Palazzo Marino, è stato messo a punto da un gruppo di lavoro coordinato da Paolo Bozzuto, professore associato di Urbanistica del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani ed è il primo nel suo genere in Italia. “Il progetto -dice Bozzuto all’Adnkronos- lavora alla definizione di un metodo per indagare il rapporto tra numeri, cioé dati statistici relativi agli incidenti ciclistici, spazi, luoghi e condizioni in cui sono avvenuti gli incidenti) e pratiche ciclistiche: chi sono le vittime? Per quali ragioni pedalavano? Con quale tipo di bicicletta”.  

L’obiettivo, spiega il professore, “è quello di costituire un osservatorio dell’incidentalità ciclistica in grado non solo di svolgere attività di monitoraggio sugli incidenti avvenuti, ma anche di costruire conoscenza prefigurativa, così da poter fornire un contributo proattivo mirato a individuare preventivamente i luoghi di maggior pericolosità potenziale per chi intende muoversi in bicicletta”.  

 

Nel capoluogo lombardo, si ricorda, la morte nei primi mesi dell’anno di tre persone in bici travolte da camion hanno innescato la reazione dei ciclisti locali; l’idea di fornire una mappatura dei punti di crisi e delle altre modalità che potrebbero portare a seri rischi chi si muove in bici parte infatti dal marzo 2023 “e aspira a svilupparsi entro un orizzonte temporale di lunga durata. Il progetto intende approfondire le conoscenze oggi disponibili sul fenomeno dell’incidentalità ciclistica, indagando i fattori di rischio e le molteplici criticità -conclude Bozzuto- che nei contesti urbani e metropolitani italiani continuano a limitare lo sviluppo della mobilità attiva e, in particolare, della mobilità ciclistica”.  

Del gruppo di lavoro fanno parte Fabio Manfredini, responsabile del Laboratorio Mapping and Urban Data Lab, Emilio Guastamacchia, esperto Gis del Laboratorio Mapping and Urban Data Lab e le tirocinanti Benedetta Damiani, Micaela De Carlo e Ginevra Santomero.  

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