(Adnkronos) – La responsabilità è un tipo di valutazione del tutto personale, anche di fronte alla crisi di Governo. Ne ha parlato con l’Adnkronos Giovanni Maria Flick, che, “come studioso di diritto costituzionale ed ex giudice costituzionale”, afferma di non avere “alcun titolo per discettare sulle responsabilità altrui”. Per l’ex presidente della Consulta, “si tratta di giudizi assolutamente politici che non possono assumere un valore assoluto di carattere generale. Credo che dovrebbe prevalere, ma sono parole che servono fino a un certo punto, appellarsi al senso di responsabilità di ciascuno. Ciascuno apra la Costituzione e decida come ritiene di doverla interpretare e cerchi poi di seguirla”.
“Ho fiducia nel presidente della Repubblica e nel presidente del Consiglio – prosegue Flick – e confido nella saggezza delle scelte che faranno. La Costituzione, e più in generale il diritto, è e dovrebbe essere soprattutto buon senso. Stiamo attenti a non perderlo in momenti come questi per valutazioni di tipo personalistico in relazione alla concezione e agli obiettivi politici che ciascuno legittimamente ha, di fronte a una situazione che interessa tutti nel modo più profondo”.
“Mi auguro che venga finalmente applicata totalmente la Costituzione – conclude – senza continuare a cercare tutti i ritagli possibili e immaginabili di evocazione della Costituzione per le proprie finalità politiche concrete. Se si debba andare alle urne lo valuterà il presidente della Repubblica, se riterrà che sia venuta mano la fiducia al Governo, se il presidente del Consiglio insisterà in una prospettazione irrevocabile e definitiva delle sue dimissioni. Ciascuno dei due si regolerà come riterrà più opportuno. Quello che lascia più perplessi è tutto questo clamore che si manifesta intorno a questa vicenda molto problematica e preoccupante per il futuro immediato del nostro Paese e per la situazione in cui il Paese si trova”.
(di Cristiano Camera)