Covid, Sileri: “Tra un paio di settimane contagi in discesa”

(Adnkronos) – “Come tutte le ondate pandemiche che l’hanno preceduta, anche questa sarà autolimitante”. La previsione è che “entro un paio di settimane il numero dei casi” covid “toccherà il picco e poi comincerà a scendere”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto stamattina a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus, e successivamente a ‘Mattina 24’ su RaiNews24. 

“L’attuale aumento dei contagi, quindi, non deve allarmarci più di tanto – ha aggiunto Sileri – anche perché il livello dei ricoveri nelle aree mediche e nelle terapie intensive, pur in aumento, rimane ampiamente sotto controllo. Siamo in una situazione molto diversa da quella dell’anno passato, rispetto alla quale ci troviamo di fronte oggi a un virus molto più contagioso, ma meno ‘cattivo’ dal punto di vista clinico, e ad una popolazione che nel frattempo ha già costruito ampie difese immunitarie contro il virus, o naturalmente con l’infezione o artificialmente con i vaccini, o con entrambi”.  

Sileri ha ricordato che dopo l’estate arriveranno vaccini aggiornati che copriranno anche la variante Omicron, ma ha sottolineato come “i vaccini attualmente disponibili, anche se non coprono del tutto contro l’infezione dalla variante Omicron, riducono drasticamente il rischio di malattia severa. Quindi è decisamente sbagliato, in una situazione di elevata circolazione virale come quella attuale, rimandare la quarta dose ed aspettare la versione aggiornata del vaccino dopo l’estate. A ottobre con i vaccini aggiornati avremo a disposizione una ulteriore arma per coloro che sono più a rischio, ed è probabile che verrà estesa la raccomandazione per gli over 60, unitamente ad una forte raccomandazione per l’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi, ma già adesso occorre aumentare il livello delle quarte dosi nella popolazione più a rischio”.  

La tutela delle persone fragili dal contagio Covid può essere realizzata anche sui luoghi di lavoro, anche utilizzando lo smart working e “non occorre una norma generale, serve flessibilità e capacità di trovare soluzioni caso per caso”, ha sottolineato Sileri.  

“Dobbiamo distinguere tra settore pubblico e privato. Per il privato – ha aggiunto Sileri – il ministero può agire come facilitatore di accordi tra le organizzazioni datoriali e sindacali, che tengano conto delle situazioni epidemiologiche contingenti e delle condizioni individuali dei lavoratori. Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, che oggi prevede come regola la prevalenza del lavoro in presenza, le situazioni dei lavoratori fragili devono essere gestite con elasticità e senza eccessi di burocrazia, anche in questo caso in base all’andamento della situazione generale ed alle condizioni individuali dei lavoratori, salvaguardando l’obiettivo di garantire la funzionalità degli uffici con il massimo della sicurezza”. 

“Al concerto dei Maneskin? Ci andrei, ma con la mascherina”, ha detto ancora il sottosegretario alla Salute. 

“E’ evidente – ha spiegato – che un concerto con migliaia di persone determina un aumento del rischio, vista anche l’ampia circolazione virale di questi giorni. Ma ritengo che oggi le priorità siano altre, soprattutto la protezione delle persone più fragili, alle quali dobbiamo raccomandare con forza l’utilizzo dei dispositivi di protezione e soprattutto il completamento delle quarte dosi, sulle quali purtroppo siamo ancora indietro”. 

 

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