Covid, scontri a manifestazione Circo Massimo: in 13 a processo

(Adnkronos) – In tredici sono finiti a processo a Roma per gli scontri del 6 giugno 2020, al Circo Massimo, durante una manifestazione contro le misure del governo nella gestione dell’emergenza Covid. Fra questi, va a giudizio Fabio Corradetti, figlioccio di Giuliano Castellino, già condannato a 6 anni in abbreviato per l’assalto alla Cgil. Durante gli scontri venne ferito un giornalista, che riportò una prognosi di oltre 20 giorni. Per i 13 imputati, tra i 49 e i 22 anni, che hanno scelto il rito abbreviato, le accuse sono violenza privata, adunata sediziosa, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. 

Secondo l’accusa contenuta nel capo di imputazione, durante una manifestazione indetta dal gruppo “denominato Ragazzi d’Italia, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso” gli imputati hanno preso “parte ad una radunata sediziosa di circa 300 persone armate di bastoni, cinghie, bombe carta e altri oggetti contundenti, nel corso della quale dapprima costringevano i giornalisti ad allontanarsi impedendogli di esercitare il diritto di cronaca e successivamente aggredivano il personale di servizio di ordine pubblico” con lancio di “petardi, fumogeni e bombe carta”.  

All’udienza di oggi hanno chiesto di costituirsi parte civile la Fnsi e un giornalista freelance, assistiti dall’avvocato Giulio Vasaturo. Corradetti è imputato anche in un altro processo per una rissa scoppiata il 21 agosto 2021 nei pressi di piazza Navona. Il figlio di Castellino, secondo l’accusa, prese parte a una rissa tra due comitive in via del Pellegrino, durante la quale volarono anche sedie e tavolini. Alla fine due ragazzi rimasero a terra, entrambi feriti dopo essere stati raggiunti da alcune coltellate.  

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