Covid, posti letto in reparti e intensive: ministero allerta Regioni

(Adnkronos) – Attivarsi subito per potenziare l’organizzazione negli ospedali in vista di un incremento della domanda di assistenza sanitaria legato a Covid, con il forte aumento dei contagi registrato nell’ultimo periodo. Il ministero della Salute allerta le Regioni con una circolare, affinché si muovano tempestivamente per l’ampliamento di posti letto dedicati e tutto il necessario per la risposta all’epidemia.  

“Si ritiene importante – si legge nel documento firmato dai direttori generali della Prevenzione, Giovanni Rezza, e della Programmazione sanitaria, Giovanni Leonardi – raccomandare alle Regioni e Province autonome l’attivazione delle misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un incremento della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione, sia a livello ospedaliero che territoriale, garantendo l’adeguato ampliamento dei posti letto di Area medica e di Terapia intensiva dedicati al Covid, da modulare in base alle necessità contingenti, e la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da Sars-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili”.  

L’invito è a muoversi tempestivamente “alla luce dell’attuale andamento epidemico e in considerazione degli ulteriori impatti assistenziali sul livello ospedaliero, potenzialmente correlati alla maggiore diffusione del virus Sars-CoV-2”.  

“Nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto – prosegue il ministero della Salute – si conferma sul territorio nazionale una fase epidemica caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, in constante crescita già da 4 settimane e che ha raggiunto i 586 casi/100.000 abitanti, da una trasmissibilità in aumento e al di sopra della soglia epidemica sia calcolata su casi sintomatici (Rt medio 1,30) che su casi ricoverati in ospedale (Rt 1,22), e da un aumento dei tassi di occupazione dei posti letto in area medica (9,2%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 22%) e di terapia intensiva (2,5%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 13,6%)”. 

Da qui la richiesta di potenziare la risposta sia sul fronte degli ospedali che a livello territoriale. Nella circolare si ribadisce poi nuovamente l’importanza della vaccinazione e di avere un scudo a proteggere la popolazione: “L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di un’elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia”. 

 

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