Covid Italia, Rezza: “Dati in calo e no congestione ospedali ma virus circola”

(Adnkronos) – “Continua a diminuire il tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese, che questa settimana raggiunge i 365 casi per 100mila abitanti. Anche l’Rt mostra una tendenza alla discesa, siamo ormai allo 0,81, quindi ben al di sotto dell’unità. Il tasso di occupazione dei posti letto di ara medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 13% e al 3,2%, quindi non si assiste ad alcuna congestione delle strutture sanitarie. Il virus però continua a circolare. E’ bene quindi fare un richiamo alla prudenza, alla responsabilità, soprattutto in presenza di grandi aggregazioni”. Così il Direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza, in un video di commento ai dati del monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute sull’andamento della pandemia. 

Rezza ricorda quindi “innanzitutto” che “è possibile effettuare la quarta dose soprattutto agli ultra60enni e alle persone fragili per evitare le conseguenza gravi della malattia”.  

Il monitoraggio dell’Iss, “conferma la diminuzione dell’incidenza” di Covid-19 in Italia “per la quarta settimana consecutiva”, con “una ulteriore riduzione della velocità di trasmissione a valori inferiori alla soglia epidemica. Si osserva una diminuzione nei tassi di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva”. Questo il quadro tracciato dal monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute sull’andamento della pandemia, a fronte del quale “si ribadisce la necessità di continuare a rispettare le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l’uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani, ponendo attenzione alle situazioni di assembramento”. 

“L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali – si ripete nel report – rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”. 

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