(Adnkronos) – La campagna vaccinale per la quarta dose di vaccino anti Covid fatica ad andare avanti: scendono le somministrazioni giornaliere del 30,6% in una settimana. Ad oggi restano scoperte 11,9 milioni di persone. Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione, rilevato nella settimana che va dal 20 al 26 gennaio.
La platea per il secondo richiamo, aggiornata al 17 settembre 2022, è di 19,1 milioni di persone: di queste, 11,9 milioni possono riceverlo subito, 1,4 non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,9 milioni l’hanno già ricevuto. Al 27 gennaio sono state somministrate 5.870.708 quarte dosi, con una media mobile di 7.201 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 10.372 della scorsa settimana.
In base alla platea ufficiale (19.119.772 persone di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 di ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 30,7% con nette differenze regionali: dal 13,8% della Calabria al 44% del Piemonte .
IN CALO TUTTI I DATI – Diminuiscono ancora, nell’ultima settimana, i dati dei principali indicatori Covid: contagi, ricoveri, occupazione delle terapie intensive, decessi. “I nuovi casi settimanali Covid si confermano in ulteriore calo, -26,5%: dai quasi 52mila della settimana precedente scendono a quota 38mila, con una media mobile a 7 giorni sopra i 5 mila casi al giorno”, riferisce Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
Sono in calo anche i casi attualmente positivi (251.970 contro 300.050), le persone in isolamento domiciliare (247.684 contro 294.820), i ricoveri con sintomi (4.081 contro 5.003) e le terapie intensive (205 contro 227). I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione dell’Abruzzo (+4,4%): dal -9,4% della Provincia autonoma di Bolzano al -46,9% del Molise. In 7 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +1,4% di Piacenza al +71,4% di Chieti, mentre nelle restanti 100 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -2,8% di Lodi al -63,6% di Campobasso). In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti .
Si registra un calo del numero dei tamponi totali (-11,4%): da 687.233 della settimana 13-19 gennaio 2023 a 608.732 della settimana 20-26 gennaio 2023. “Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe – continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-18,4%) che in terapia intensiva (-9,7%)”. In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 205 il 26 gennaio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a quota 4.081 il 26 gennaio. Al 26 gennaio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 6,4% in area medica (dal 2,6% del Piemonte al 19,8% dell’Umbria) e del 2,1% in area critica (dallo 0% di Basilicata e Provincia autonoma di Bolzano al 5,9% della Valle D’Aosta). “In calo il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi al giorno rispetto ai 22 della settimana precedente”.
Diminuiscono del 30, 3% i decessi Covid. Sono stati 345 negli ultimi 7 giorni (di cui 28 riferiti a periodi precedenti), con una media di 49 al giorno rispetto ai 71 della settimana precedente. Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, sui dati della settimana dal 20 al 26 gennaio.