Covid Cina, variante Gryphon: sintomi e contagi

(Adnkronos) – La variante Gryphon sotto i riflettori: quali sono i sintomi? C’è un rischio di aumento di contagi in Italia. L’aumento dei casi Covid in Cina preoccupa di nuovo il mondo, con Italia e Stati Uniti, tra gli altri Paesi, ad aver introdotto il tampone obbligatorio per chi proviene dal paese asiatico. Nel mirino degli esperti la sottovariante ricombinante XBB Gryphon, considerata “la più elusiva della pandemia”. 

Nato dalla ricombinazione di due sottovarianti di Omicron (BA.2.1 e BA.2.1), questo ceppo del virus, detto anche XBB.1.5, sarebbe l’attuale motore dell’escalation dei contagi, poiché sembra avere una maggiore capacità di replicarsi e potrebbe sfuggire ai vaccini attualmente disponibili. Come tutte le mutazioni del virus, si è evoluta per adattarsi e sfuggire agli anticorpi. “Prove preliminari di laboratorio suggeriscono che Xbb sia la variante più immunoevasiva identificata fino ad oggi”, ha evidenziato l’Organizzazione mondiale della sanità ad ottobre.  

Ma quali sono i sintomi di Gryphon? A un aumento della trasmissione, al momento non sembra corrispondere un cambiamento nella gravità. I sintomi più comuni sono quindi simili alle altre varianti: naso che cola, tosse e mal di gola, segni che possono essere confusi con l’influenza stessa o con un semplice raffreddore. L’unica diagnosi certa può quindi essere data da un tampone. La grande preoccupazione è che Gryphon possa essere molto abile nel superare gli ostacoli immunitari creati dall’immunità vaccinale e quindi possa essere in grado di generare una forma grave della malattia. Al momento in base ai dati, dai primi studi pubblicati, Gryphon non sembra avere particolare aggressività né la forza per diventare dominante.  

 

 

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