Covid, Bassetti: “60mila contagi al giorno non vuol dire nulla”

(Adnkronos) – “In Italia continuiamo a sbagliare la comunicazione sul Covid. Questo continuo terrorismo tutti i giorni sui casi e i tamponi, per una forma di Covid che oggi è meno di un’influenza, non giova a nessuno e non aiuterà in autunno. Avere 60mila casi al giorno non vuol dire nulla. Omicron 5 è diversa dal virus di 2 anni fa, chi ha Omicron non fa la polmonite, ma fa tutt’altro”. Lo evidenzia all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, facendo il punto della situazione epidemiologica che vede un rialzo della curva dei positivi.  

“E’ chiaro che servono vaccini aggiornati per settembre – aggiunge – ma dobbiamo anche comunicare meglio. Fino ad oggi la comunicazione è stata un disastro. Dobbiamo dire che Omicron 5 è diversa, che i vaccini hanno funzionato moltissimo e che ne avremo ancora bisogno per i fragili e gli anziani”.  

Bassetti ha parlato anche di influenza che “tornerà e rialzerà la testa in autunno, concordo con l’Osservatorioinfluenza”. “Sono 3 anni che in qualche modo non la affrontiamo e anticorpi che per 3 anni non vedono un virus sono meno forti, sono ‘soldati’ con armi spuntate – ha sottolineato l’esperto – Quindi ci si deve concentrare sulla campagna vaccinale nei confronti dell’influenza, per le categorie a rischio soprattutto. Ben sapendo però che il vaccino, tanto che può, arriva al 50% di efficacia”.  

Secondo l’Osservatorioinfluenza, in autunno l’influenza tornerà prepotente e cercherà di soppiantare Covid: “I dati dell’emisfero Sud indicano cosa dobbiamo aspettarci dall’epidemia 2022-2023”.  

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