(Adnkronos) – “Abbiamo segnalato al presidente Mattarella la nostra viva preoccupazione per le dichiarazioni di ieri che sono solo l’ultimo incidente di cui si è reso protagonista non solo Berlusconi ma anche il presidente Fontana”. Così Carlo Calenda al Quirinale con la delegazione Azione/Iv dopo le consultazioni. C’è il rischio che “traballi la linea di politica estera italiana”.
“Mattarella è consapevole e custode della posizione italiana nel mondo. Se il governo ha una posa contraria al supporto all’Ucraina o filorussa, allora la nostra opposizione non sarà per niente costruttiva ma durissima, dentro e fuori il Parlamento” ha detto Calenda. Dopo le parole di Berlusconi “deve venire un chiarimento definitivo – ha scandito – Le parole della Meloni sono state molto apprezzate, tuttavia una cosa sono le parole, una cosa i fatti”.
Inoltre “abbiamo ribadito al presidente la gigantesca preoccupazione per effetto del costo dell’energia. Crediamo che questo non sia percepito a sufficienza dalla maggioranza né dalle altre opposizioni. Riteniamo che possa essere a rischio la tenuta sociale del Paese”.
“Azione e Italia Viva – ha sottolineato – saranno all’opposizione di questo governo, senza sconti. Un’opposizione che cercherà di ingaggiare il governo su tematiche concrete”.
“Sul rapporto con le altre opposizioni – ha poi spiegato – abbiamo detto al presidente che siamo pienamente disponibili a intavolare un rapporto sulle questioni concrete con le altre opposizioni. Che non diventi una unità delle opposizioni contro, questo non giova né alle opposizioni né al dialogo tra opposizione e governo”.
Al presidente Mattarella è stato fatto presente che “c’è una forza politica che ha preso l’8 per cento che è rimasta fuori da ogni tipo di rappresentanza delle istituzioni”. “Non ne facciamo una malattia ma è chiaro, questo non lo abbiamo detto al presidente, che esiste un chiaro intento di escluderci da parte delle altre opposizioni. L’unità delle opposizioni: sicuramente ce ne sono due”.
Un appoggio del Terzo polo al governo? “Non c’è questa possibilità. C’è la maggioranza che ha vinto, devono governare e da noi non arriverà un sostegno sulla fiducia. Arriverà se presentano il rigassificatore, se hanno un pacchetto sulle bollette fatto bene, lo voteremo. Il resto lo abbiamo escluso tassativamente, non è all’ordine delle possibilità” ha detto Calenda dopo le consultazioni al Quirinale.