Cina, rimosso il ministro della Difesa: le purghe di Xi Jinping continuano

(Adnkronos) – Rimosso dall’incarico il ministro cinese della Difesa, Li Shangfu. Il generale, riferisce il South China Morning Post che rilancia notizie dell’agenzia ufficiale cinese Xinhua, è stato rimosso senza che siano state fornite motivazioni, una decisione approvata dal Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo. Li non si vede in pubblico da fine agosto.  

Il generale sanzionato dagli Usa in relazione all’acquisto di armamenti russi sembra essere l’ultimo colpito dalle purghe di Xi Jinping, al potere dal 2012, che ha promosso un percorso deciso di centralizzazione del potere e fatto della lotta alla corruzione il suo cavallo di battaglia. Li era stato nominato per l’incarico lo scorso marzo, come l’ormai ex collega degli Esteri, Qin Gang, silurato a luglio. Entrambi oggi – ha riferito il China Daily sulla base di una decisione adottata dal Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo – sono stati destituiti come consiglieri di Stato, ruolo più importante dell’incarico di ministro. 

Li è stato visto l’ultima volta il 29 agosto, giorno in cui ha tenuto un discorso a un forum per la sicurezza Cina-Africa. Il suo ultimo viaggio all’estero risale a metà agosto, quando è stato a Mosca e Minsk. A metà settembre l’agenzia Reuters rilanciata dal Guardian riferiva che Li, insieme ad altri otto funzionari di alto livello, era sotto inchiesta per corruzione in relazione a forniture di equipaggiamenti militari all’epoca in cui era alla guida dell’ufficio predisposto della Commissione militare centrale tra il settembre 2017 e lo scorso ottobre. Anche l’intelligence Usa, scriveva ancora il giornale, è arrivata a simili conclusioni. 

Tutto dopo che a luglio il dipartimento per gli equipaggiamenti militari aveva fatto sapere, una mossa rara, che erano in corso indagini per corruzione relative a procedure di gare e sulla formazione di ‘cricche’ per fatti che risalgono al 2017. Ad agosto sono stati rimpiazzati due potenti generali. A fine settembre Li non aveva partecipato a una importante riunione presieduta da Xi, non appariva nelle immagini diffuse dalla tv cinese dopo la riunione del Politburo e, evidenziava Bloomberg rilanciata da Europa Press, dalla sua nomina a marzo non aveva mai saltato una riunione di alto livello come quella. Perché anche se non sempre i consiglieri di Stato partecipano a queste riunioni, in quell’occasione erano presenti tre dei cinque consiglieri. Unici assenti erano Li e Qin. 

 

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