“Catasto 2.0”, la proposta sul blog di Beppe Grillo

(Adnkronos) – “Abbiamo bisogno di un progetto di trasformazione radicale del catasto, che si adegui ai processi tecnologici e che sia equo e trasparente, al servizio dei cittadini e alla salvaguardia del territorio. Un catasto 2.0!”. Lo scrive sui social il garante del M5S Beppe Grillo, condividendo un post del suo Blog a firma di Fabrizio Paonessa, imprenditore ed esperto di tecnologie avanzate. Secondo l’autore dell’articolo, la riforma catastale messa in campo dal governo “è più formale che sostanziale e rischia di avere un impatto con costi enormi, senza benefici concreti, a meno che questo processo di riforma catastale non sia accompagnato da un vero progetto di trasformazione radicale del catasto”. 

Per Paonessa “è necessaria soprattutto una revisione delle attuali regole, ovvero una riformulazione giuridica ed economica del catasto e del territorio che tenga conto ad esempio di una rimodulazione sostanziale delle aliquote, delle differenze tra centri urbani e campagne per favorire un’equidistribuzione sul territorio nazionale contro gli affollamenti, di incentivi per i nuovi fabbricati ecosostenibili rispetto a quelli che non lo sono, di nuove regole per favorire lo sviluppo dei volumi in senso verticale o orizzontale, ecc. Tutti temi fondamentali per una revisione radicale della materia”. 

La proposta dell’esperto “riguarda il progetto di un nuovo catasto 3D iperconnesso che nasce da anni di esperienza sul campo e da tecnologie e soluzioni sviluppate che potrebbero portare il catasto nazionale a un vero progresso innovativo e a una riforma che sia adeguata. Una piattaforma di smart government – prosegue l’autore del post – deve necessariamente basarsi su un’infrastruttura di dati catastali reale e altamente integrata, gestita con soluzioni geografiche e correttamente allineata alle molteplici banche dati disponibili; questo è il minimo sforzo per poter creare un sistema catastale 3D evoluto e iperconnesso e per porre le basi essenziali delle future smart city”. 

“La creazione di un catasto iperconnesso deve necessariamente evolvere verso una visione tridimensionale dell’unità catastale, creando un collegamento tra la banca dati territoriale e quella amministrativa attraverso il numero univoco di particella. Questi obiettivi possono essere raggiunti attraverso tecnologie e soluzioni all’avanguardia, a partire dall’implementazione di soluzioni di intelligenza artificiale (AI) e Big Data”, sottolinea Paonessa, che immagina “un catasto 3D iperconnesso centralizzato a livello nazionale e al servizio di tutte le amministrazioni locali che a loro volta potranno contribuire con l’aggiornamento dei dati di loro pertinenza”. 

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