Caso Apostolico, Viminale: “Video non estrapolato da atti ordine pubblico”

(Adnkronos) – Il video della giudice Iolanda Apostolico alla manifestazione pro migranti del 2018 nel porto di Catania non proviene dal materiale girato dalle forze dell’ordine durante il servizio di ordine pubblico. A chiarirlo è il Viminale, dopo il polverone sollevato dalla divulgazione delle immagini fatta sui social nei giorni scorsi dal vicepremier Matteo Salvini e la richiesta delle opposizioni di riferire sulla provenienza del filmato. 

“In riferimento alla recente pubblicazione su alcuni social network di un video riguardante alcune fasi la manifestazione del 25 ottobre 2018 nel porto di Catania, in cui tra gli altri viene inquadrata la magistrata Iolanda Apostolico – ha affermato il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, rispondendo a un’interrogazione in Commissione Affari Costituzionali – gli approfondimenti effettuati hanno escluso che il suddetto materiale sia stato estrapolato dalla documentazione relativa ai servizi di ordine pubblico disposti in occasione della manifestazione in argomento”. 

”Con riguardo al quadro regolatorio di riferimento che trova la sua base normativa primaria nell’articolo 1 del Tulps, la disciplina normativa relativa al trattamento di dati personali connessi a tali servizi è contenuto nel decreto del ministero dell’Interno 24 maggio 2017 che prevede che il servizio è effettuato dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato-Polizia Scientifica e dalle sue articolazioni territoriali interne alle questure e ai commissariati di pubblica sicurezza”, ha aggiunto.  

Ma la risposta del Viminale non basta a Alleanza Verdi e Sinistra. “Aspettavano spiegazioni dal ministro Piantedosi, invece prosegue il silenzio del Viminale sull’origine del video che ritrae la magistrata Iolanda Apostolico a una legittima manifestazione per i diritti umani. Abbiamo appreso dal sottosegretario Molteni che sono in corso accertamenti sul militare dell’arma che inizialmente si sarebbe assunto la responsabilità del video, poi negando. Resta una vicenda gravissima – afferma il capogruppo di Avs in commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti – quella di un video che finisce nelle mani di un ministro il quale ne fa un uso minaccioso nei confronti della magistrata. Prendiamo atto che il video non è stato prodotto da funzionari della polizia di Stato di Catania, tuttavia restano tutti i dubbi, anzi forse si ingigantiscono. Non ci è stata data alcuna risposta alla domanda su come e da chi il ministro Salvini ha avuto il video. Se il video non esiste, come dice il sottosegretario Molteni, come è arrivato nelle mani di Salvini? Aspettiamo perciò di sapere come intenda spiegare tutto ciò il ministro Piantedosi”.  

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