Caro carburante, Meloni: “Nessuno scaricabarile, domani incontro sindacati”

(Adnkronos) – Sulle rimostranze dei benzinai, che hanno indetto lo sciopero, “domani il governo incontrerà la categoria per ribadire che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile, io anzi ribadisco che la gran parte dei benzinai si sta comportando con grande responsabilità e forse proprio a loro tutela occorre individuare chi non dovesse avere la stessa responsabilità”. Così la premier Giorgia Meloni in un’intervista al Tg1. 

“Però voglio dire – sottolinea – che occorre anche mettere la categoria al riparo da certe mistificazioni, perché quando si parla per settimane del prezzo della benzina a 2,5 euro quando il prezzo della benzina medio è 1,8 euro diciamo che non si aiuta…”. 

“Noi lavoriamo per dare priorità alla crescita, perché – spiega la premier – per rispondere alle attese, bisogna generare una ricchezza da distribuire, altrimenti si distribuisce la povertà. Quando noi abbiamo fatto la legge di bilancio – ricorda Meloni – abbiamo prima dovuto mettere in sicurezza le famiglie e il tessuto produttivo dal caro bollette, dopodiché avevamo 10 miliardi e avevamo due strade: tagliare le accise per tutti, anche per i ricchi, oppure concentrare le risorse sul taglio del costo del lavoro, sulle decontribuzioni per i neo assunti, nel distribuire i soldi alle famiglie per crescere i figli. Abbiamo fatto questa seconda scelta perché secondo noi è un moltiplicatore maggiore”.  

Nessun tradimento delle promesse fatte in campagna elettorale, chiarisce: “Le opposizioni fanno il loro lavoro, non mi spaventa” ma “nel programma di Fratelli d’Italia non c’è scritto che avremmo tagliato le accise, e io non ho mai parlato di taglio delle accise in questa campagna elettorale, sono d’accordo sul taglio ma le priorità per me ora sono altre. Quello che c’è scritto nel programma è ‘sterilizzazione’, cioè se il prezzo sale oltre una determinata soglia, quello che lo Stato guadagna in più di accise Iva viene usato per riabbassare il prezzo ed è quello che prevede il nostro decreto varato dal Consiglio dei Ministri”. 

“Il quadro generale è piuttosto complesso, diciamo che non siamo stati fortunati, ma – afferma la premier – il destino ti sfida per metterti alla prova. La cosa che mi spaventa di più è non riuscire a raccontare agli italiani che questo governo sta procedendo con determinazione, a testa alta, senza perdere un minuto e con la consapevolezza che questa nazione si può risollevare. Nonostante le intemperie che sono molte, noi ce la possiamo fare però ce la dobbiamo fare insieme”.  

E “la coesione che c’è all’interno di una maggioranza si misura di solito con la velocità: quando i governi non riescono ad operare vuol dire che hanno problemi nella maggioranza. A me pare – rivendica la presidente del Consiglio – che questo governo proceda molto velocemente, quindi direi che al di là dei racconti fantasiosi che sento fare ci sia grande coesione”.  

“Tutto quello che stiamo facendo adesso – ribadisce – serve a calmierare l’inflazione. Abbiamo istituito il fondo ‘caro-carrello’ per aiutare chi è più in difficoltà a fare la spesa e avere prezzi più bassi e stiamo parlando con tutta la filiera per raggiungere questo obiettivo. Abbiamo portato le pensioni minime a 600 euro. Nell’ultimo decreto c’è una norma che rimborsa i pendolari della somma che spendono per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Stiamo cercando di aiutare chi è in maggiori difficoltà piuttosto che dare aiuti indistintamente a tutti”.  

 

 

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