Cardiff blocca scultura per Marconi. Il nipote: “Né fascista né antisemita”

(Adnkronos) – Non ci sta il principe Guglielmo Giovanelli Marconi. E’ stata congelata a Cardiff, dalle autorità locali, la creazione di una scultura a forma di radio che avrebbe dovuto onorare il Premio Nobel per la Fisica. I motivi? Secondo un quotidiano inglese “i rapporti tra l’inventore della radio e Mussolini che lo nominò anche membro del Gran Consiglio”. “Mio nonno non ha bisogno di essere difeso, basta leggere e studiare la storia – spiega all’Adnkronos l’unico figlio di Elettra Marconi – L’Inghilterra riuscì a sconfiggere i nazisti grazie a dei radar progettati da Guglielmo Marconi”.  

E rincara la dose Guglielmo Marconi junior. “Mio nonno non era fascista – Nel libro scritto dalla moglie, Cristina Bezzi Scala, viene ricordato un incontro con il duce. Mussolini gli annunciava l’alleanza con Hitler e la Germania. ‘Questa alleanza – gli disse- sarà la fine dell’Italia’. Conosceva la superiorità tecnologica dell’Inghilterra dove lavorava e ‘sperimentava’ da anni. In Italia – continua Guglielmo Giovanelli Marconi – le sue teorie erano state considerate ‘eretiche'”. 

“Mi dispiace per quello che non avverrà a Cardiff – riprende il discendente del Nobel per la Fisica- evidentemente ostaggio della ‘cancel culture’. Ma il mondo, dal Giappone agli Stati Uniti, è pieno di strade dedicate a mio nonno, compresa una spiaggia in America, Marconi Beach. Ho letto anche di accuse di antisemitismo. Ricordo ancora a chi non lo sapesse che nella prima Compagnia Marconi, nata in Inghilterra, c’rano ebrei come i fratelli Salomon – conclude- E mio nonno continuò a lavorare con scienziati e ricercatori ebrei”.  

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