(Adnkronos) – “Settimana prossima deposito una proposta di legge per un sano annetto di galera con arresto in flagranza e immediata detenzione per chi deturpa o tenta di deturpare (la scusa di “tanto c’è il vetro” non deve reggere) un’opera d’arte custodita in un museo per motivi di propaganda”. E’ il tweet di Claudio Borghi, senatore della Lega, che preannuncia l’iniziativa alla luce dei casi – sempre più frequenti – di proteste che coinvolgono opere d’arte: anche in Italia, ultimo episodio a Roma, sono andate in scena iniziative di ambientalisti con lancio di cibo – zuppe e passate in primis – contro quadri esposti. Le opere sono in genere protette da vetri.
“Questi se la cavano dicendo che non hanno fatto niente perché c’era il vetro. Facciamo un anno subito e con arresto immediato e se per caso danneggiano davvero allora scatta il resto”, scrive Borghi, su Twitter, interagendo con utenti che animano la discussione. Il senatore ipotizza che con le norme attuali “al primo processo il giudice dirà che la non fruibilità era solo momentanea e che tanto un colpo di spugna e via. Intendo azzerare la discrezionalità di valutazione e di allungare con la fattispecie la lista del 380 cpp. Prima che ci sia danno irreparabile”.