Attacco Bruxelles, Patrick Zaki: “Ricordare anche bimbo palestinese ucciso in Usa”

(Adnkronos) – “Si devono capire le ragioni del terrorismo. Ogni attacco terroristico ha delle ragioni. Perché questo gruppo (Hamas, ndr) è arrivato al punto di perpetrare queste azioni? Credo che sia necessario fare un lavoro di ricerca sulle ragioni sottostanti”. Lo ha detto Patrick Zaki, durante la presentazione del suo libro ‘Sogni e illusioni di libertà’, edito da ‘La nave di Teseo’, al Teatro Parenti di Milano. “Io farò sempre del mio meglio per combattere il fanatismo e il terrorismo. Per contrastare questo, bisogna alzare la bandiera della democrazia e della pace”, aggiunge. Zaki prende la parola mentre arrivano da Bruxelles le news relative ad un attacco armato che ha provato la morte di 2 persone: “Oltre a menzionare l’attacco appena accaduto a Bruxelles, ricorderei anche il bambino palestinese ucciso stamattina in America”. 

“Bisogna cercare di lavorare sulla pace. Capire perché gli attacchi criminali hanno luogo, capire perché arrivano da gruppi diversi. Lo ripeto: è necessario alzare la bandiera della pace e della giustizia. Oltre all’attacco di Bruxelles, bisogna pensare a tutte le altre vittime. Bisogna dire che non vogliamo più violenze né perdite umane”, dice. 

“Ritengo che tutti i civili siano importanti. Sono contro la violenza verso chiunque. Credo che in questo caso (nel conflitto in Medioriente, ndr) non ci sia stata una parità nel modo in cui le notizie sono state raccontate. So che molti giornalisti italiani hanno raccontato gli eventi, ma non tutti l’hanno fatto in modo equo”, afferma. 

“Tutte le istituzioni devono investigare su cosa è successo. Hanno detto che è stato usato il fosforo, hanno detto che ci sono ostaggi, che devono essere sicuramente liberati. Ci sono però palestinesi che hanno perso case e famiglie. Uno dei miei più cari amici ha perso la famiglia. Devono esserci pari diritti per tutti, ma perché questo sia, deve esserci una soluzione a livello politico”, aggiunge. 

 

 

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