Assalto Cgil, Castellino: “Andarci fu idea mia, volevo venisse Landini”

(Adnkronos) – “L’idea di andare alla Cgil in Corso d’Italia è stata mia e l’ho condivisa con gli altri organizzatori che erano con me sul palco della manifestazione del 9 ottobre in piazza del Popolo. Volevo che venisse Landini, volevamo ‘assediare’ la sede del sindacato, non assaltarla”. Lo ha detto Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova, in aula a piazzale Clodio nel processo che lo vede imputato, insieme con tra gli altri il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica, per l’assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021. Le accuse per loro tre sono di devastazione aggravata in concorso, resistenza e istigazione a delinquere.  

“Dopo cinque giorni – ha spiegato Castellino – sarebbe entrato in vigore l’obbligo di green pass per i lavoratori e volevamo parlare con il leader sindacale Maurizio Landini, per aprire una trattativa e chiedere un referendum. Non volevamo creare incidenti, ci siamo ritrovati con migliaia di persone in piazza che avevano iniziato a gridare ‘corteo, corteo’”. 

“Una volta davanti alla sede della Cgil – ha ricostruito davanti ai giudici della prima sezione penale – io non sono entrato dentro con gli altri manifestanti ma anzi ho detto al megafono di non entrare: ho un video che lo dimostra e che metterò a disposizione”, ha detto Castellino. “Non faccio il ‘boy scout’ o il chierichetto – ha concluso – e non mi pento del mio passato, ma quel giorno non volevamo incidenti”.  

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