Alluvione Emilia Romagna, Conselice evacuata per “rischi sanitari”

(Adnkronos) – Ordinata l’evacuazione a Conselice, nel ravennate, per rischi sanitari legati alle acque stagnanti. La sindaca, Paola Pula, ha firmato un’ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie abitazioni per motivi igienico sanitari. La misura si è resa necessaria viste le difficoltà di smaltimento delle acque dall’abitato, dovuta alle grandi quantità di acqua presente sul territorio. 

“Il nostro unico obiettivo è quello di salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone – ha dichiarato Pula – Siamo in una situazione difficile ma, insieme, ne usciremo e voglio ringraziare tutti coloro che stanno lavorando incessantemente per questo. Al momento non ci sono emergenze sanitarie ma il ristagno dell’acqua, il mancato funzionamento delle fognature, le possibili interruzioni nell’erogazione dell’acqua potabile, la presenza di rifiuti non smaltiti, rendono rischioso permanere nell’abitato ancora allagato”.  

“I canali Zaniolo e Destra Reno – afferma Elvio Cangini, direttore dell’area tecnica del Consorzio di Bonifica Della Romagna Occidentale – ricevono acqua molto lentamente a causa dei grandi afflussi idrici che hanno investito il territorio. Per questo motivo stiamo lavorando incessantemente, utilizzando anche oltre 50 idrovore per riversare le acque verso i fiumi Reno e Santerno. Nonostante ciò, e a causa della particolare morfologia del territorio, si prevede che la situazione possa risolversi non prima di una settimana”.  

“Le condizioni ambientali e il quadro tecnico delineato – aggiunge Raffaella Angelini, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica Ausl Romagna – rendono la situazione meritoria di attenzione, anche alla luce delle previsioni effettuate dal consorzio di Bonifica sui tempi di deflusso delle acque”.  

Intanto da oggi i Servizi di Igiene e sanità pubblica dell’Ausl Romagna “hanno organizzato delle giornate straordinarie di vaccinazione antitetanica per adulti, ad accesso diretto rivolta in modo particolare alle persone che stanno svolgendo attività presso gli edifici alluvionati (residenti o volontari)”. L’invito ad accedere è rivolto a coloro che non sono mai stati vaccinati per il tetano oppure hanno fatto l’ultima dose di richiamo da più di 10 anni. Ci si potrà vaccinare nella provincia di Ravenna: a Solarolo, Conselice e Sant’Agata sul Santerno. Nella provincia di Forlì-Cesena: a Forlì, a Cesena, a Savignano sul Rubicone. Nella provincia di Rimini ci si potrà vaccinare presso gli ambulatori dell’Igiene Pubblica di via Coriano 38 (Rimini).  

In provincia di Ravenna “avanti a oltranza” con le vaccinazioni anti-tetano per le persone residenti o al lavoro nelle zone alluvionate, dopo che “oggi si sono presentate moltissime persone”, spiegano all’Adnkronos Salute dall’Ausl della Romagna. “Le vaccinazioni sono in corso a Solarolo e Conselice”, dove si sono presentati davvero in tanti, e “domattina è in programma un’altra seduta straordinaria a Sant’Agata sul Santerno”, fanno il punto dall’Ausl. Ieri in tutta la provincia di Ravenna sono stati vaccinati in più di 700. La richiesta è elevata e nel primo pomeriggio, spiegano ancora dall’Ausl, “verrà un camper inviato dalla Regione per darci una mano”.  

Intanto prosegue anche per la giornata di domani, sabato 27 maggio, l’allerta rossa per criticità idraulica sulla pianura bolognese, ravennate e forlivese. Sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di forti temporali (allerta gialla), con possibili danni ed effetti associati (vento, fulmini, grandine), più probabili nelle zone di pianura., rende noto la Regione. Anche in considerazione dei possibili temporali, spiega la nota della regione, sono possibili localizzati aumenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua sulle province centro-orientali, ancora interessate dalle problematiche idrauliche generate dalle precedenti piene, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai fiumi che saturano il reticolo secondario e di bonifica, i cui livelli idrici sono ancora elevati.  

Sul fronte delle frane restano condizioni diffuse di saturazione dei suoli nelle zone montane e collinari centro orientali della regione, favorevoli all’aggravamento di dissesti di versanti già innescati nelle ultime settimane: uno scenario da allerta gialla per criticità idrogeologica sull’alta, bassa collina e pianura romagnola e collina bolognese. 

 

 

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