Alluvione Emilia, Cdm su emergenza il 23. Piantedosi: “Pronti a un decreto”

(Adnkronos) – Il Consigli dei ministri si riunirà martedì prossimo sull’emergenza maltempo che ha investito il centro-nord, in particolare l’Emilia-Romagna, causando 8 morti e migliaia di sfollati. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue costantemente l’evolversi della situazione ed è in costante contatto, dal Giappone, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e in ministri.  

“Sicuramente un decreto legge per l’Emilia-Romagna è possibile”. ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della conferenza stampa nella sede della Protezione civile dell’Emilia-Romagna. “È chiaro che un bilancio degli interventi da finanziare si potrà fare solo a emergenza superata”, ha precisato. “La priorità ora è salvare vite umane”, ha aggiunto il ministro, spiegando che “il governo è schierato già per quello che dovrà avvenire nell’immediatezza successiva”. 

Piantedosi in mattinata ha effettuato una ricognizione aerea nelle aree colpite dall’alluvione a bordo dell’elicottero Drago 150. Con lui il Capo Dipartimento dei vigili del fuoco Laura Lega e il Capo del Corpo nazionale Guido Paris. “Sono qui per dare un segno tangibile di una doverosa presenza del governo a fianco dell’Emilia Romagna e delle popolazioni colpite. Il governo farà al sua parte”, ha assicurato. 

Da parte sua il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha annunciato durante il punto stampa nella sede operativa della Protezione Civile a Roma, che porterà al Consiglio dei ministri “proposta di una ulteriore risorsa a disposizione dell’Emilia Romagna di 20 milioni di euro, una somma che si aggiunge ai 10 milioni deliberati il 4 maggio, per far fronte alle prime necessarie spese per urgenze, per il ripristino della viabilità”. Musumeci ha aggiunto che porterà ”in Cdm la proposta di delibera per estendere gli effetti dello stato di emergenza, dichiarato il 4 maggio scorso, alla provincia di Rimini che si aggrega alle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara Ravenna e Forlì Cesena” .  

 

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