All’Hydrogen Expo di Piacenza il ruolo dell’idrogeno nella transizione ecologica

(Adnkronos) – Dalla mobilità ai trasporti, fino al suo utilizzo quale combustibile green per le industrie energivore: il ruolo dell’idrogeno nella transizione sarà al centro dell’Hydrogen Expo, innovativa mostra-convegno italiana dedicata al settore, in programma dal 17 al 19 maggio 2023 negli spazi del Piacenza Expo. Una seconda edizione che registra un boom di adesioni, avendo quadruplicato il numero degli espositori rispetto all’edizione inaugurale del giugno scorso. 

Raggiungere le zero emissioni di CO2 entro il 2050, abbattendole del 55% già entro il 2030, è lo sfidante obiettivo posto dall’Ue ai Paesi membri. Una riconversione che vede l’Italia protagonista nella ricerca, ma ancora in forte ritardo rispetto alla sua messa a terra in alcuni settori. La kermesse piacentina intende quindi non solo dare la possibilità a tutti i player della filiera di presentare le più recenti realizzazioni per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto e l’utilizzo dell’idrogeno, ma anche offrire l’occasione per fare un punto sullo stato dell’arte di questa tecnologia, affrontando anche le criticità che ne frenano la diffusione.  

Secondo il report ‘Sviluppo di Stazioni di rifornimento idrogeno – Barriere normative e scenari di implementazione’ elaborato da H2IT, l’Associazione italiana dell’Idrogeno, nonostante negli ultimi anni il numero dei mezzi di trasporto alimentati a idrogeno sia cresciuto notevolmente sia nel trasporto stradale che ferroviario in Europa, con un aumento delle immatricolazioni del 22% nel 2021 rispetto al 2020, in Italia “la mancanza di una rete di stazioni di rifornimento adeguata ha limitato fortemente la crescita del mercato”. E ciò nonostante gli ambiziosi obiettivi posti dalle Linee Guida Preliminari della Strategia Italiana Idrogeno del Mise, il cui obiettivo “è rendere il 2% della flotta nazionale di camion a lungo raggio alimentato a idrogeno al 2030, spianando così la strada anche allo sviluppo della mobilità leggera a idrogeno. Nel ferroviario, invece, l’idrogeno può supportare l’obiettivo di rendere indipendenti da combustibili fossili le linee non elettrificate (circa il 30%, 4.670 km)”, si legge nel report. Una discrasia, quella tra obiettivi e risultati, dovuta non tanto alla scarsità di risorse a disposizione, tra i 3,64 miliardi previsti per la filiera idrogeno nel Pnrr, 530 milioni sono dedicati a sostenere la costruzione di stazioni per il trasporto stradale (230 milioni, 40 stazioni) e ferroviario (300 milioni per 10 stazioni) entro il 2026, quanto alla mancanza “di un quadro normativo abilitante che incoraggi le aziende a puntare sul settore”. Secondo il rapporto, “si tratta di target che richiedono investimenti pubblici, ma anche investimenti privati da parte delle aziende, che però subiscono troppe battute d’arresto a causa anche di regolamenti limitanti”.  

Durante la tre giorni piacentina si affronteranno tutte le richieste provenienti dal mondo produttivo e della ricerca, grazie anche al ricco calendario di incontri e conferenze organizzate con il supporto delle principali associazioni di settore e delle più importanti aziende nazionali ed internazionali. Tra le tante proposte spiccano il workshop organizzato dall’Ente italiano di normazione (Uni) dal titolo ‘La normazione tecnica per l’impiego dell’idrogeno: stato dell’arte e prospettive future’ (Sala A: 18 maggio, ore 10- 13), che vedrà la partecipazione tra gli altri di Paola Comotti, presidente Uni e Ruggero Lensi, direttore generale Uni, e il convegno ‘La transizione energetica nel mondo dei trasporti: dagli elettrici a batteria ai camion ad idrogeno’, a cura della rivista A&T-Allestimenti Trasporti moderato da Gianenrico Griffini (Sala D, 19 maggio, ore 10.30-12.30), che vedrà come relatori Paolo Achille Starace, amministratore delegato di Daf Veicoli Industriali, Claudio Fiorentini, Managing Director – Global Major Accounts and Special Projects di Jcb, Valerio Vanacore, responsabile Trazioni Alternative per il Mercato Italia di Iveco, Sabrina Loner, Electromobility e Value Chain Director di Volvo Trucks Italia, Andrea Rossini, Energy Transition Specialist di Renault Trucks.  

La manifestazione organizzata da Mediapoint Exhibitions vanta oltre trenta patrocini raccolti tra le associazioni di categoria che compongono la filiera. Tra i quali quelli della Federazione di settore delle associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo (Federbeton), della Federazione delle Imprese Siderurgiche Italiane (Federacciai), dell’Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro (Assovetro), dell’Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici (Anita), della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra), dell’Associazione degli Armatori (Assarmatori). A questi si aggiungono poi i patrocini istituzionali, concessi dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e da quello dei Trasporti e delle Infrastrutture, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, da Regione Emilia-Romagna, Regione Liguria, Enea e Comune di Piacenza.  

Novità assoluta poi di questa seconda edizione saranno gli Ihta – Italian Hydrogen Technology Awards, i premi concepiti per dare visibilità (anche internazionale) alla qualità e alla capacità di innovazione delle imprese e dei professionisti italiani che operano nei vari comparti tecnologici afferenti alla filiera dell’idrogeno. I premi degli Ihta 2023 saranno assegnati in occasione di uno speciale Networking Event che si terrà nella serata del 18 maggio presso il quartiere fieristico piacentino, mentre la Cena di Gala della Hydrogen Expo avrà luogo il 17 maggio (giornata inaugurale della manifestazione) presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza. 

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