(Adnkronos) – “Certamente la dimensione economica che è emersa del settore dello sport in senso lato è interessante perché sono 24,5 miliardi che è poco meno del 2% del Prodotto interno lordo. Anche l’occupazione con 490 mila unità è di dimensione rilevante. Per coglierne la dimensione teniamo conto che equivale al valore aggiunto dell’industria alimentare in Italia e al doppio dell’industria della fabbricazione delle autovetture. Quindi mettendo insieme le attività sportive e le attività connesse si tratta di un contributo importante”. Lo ha evidenziato Giorgio Alleva, professore ordinario di statistica presso l’Università La Sapienza di Roma, commentando i dati dello studio promosso da Ics “Pil dello sport. La dimensione economica dello sport in Italia”, presentato al Foro Italico di Roma.
“Un parallelismo con gli altri Paesi in Europa In Italia abbiamo un primato sulla parte industriale della produzione dei beni per lo sport e invece ci posizioniamo complessivamente al quarto posto in Europa in termine della dimensione assoluta ma siamo un grande Paese ma soltanto al quattordicesimo se consideriamo il prodotto dello sport pro capite a anche il contributo che diamo all’economia è inferiore a quello di altri Paesi: per esempio la dimensione dello sport in Francia è doppia rispetto a quella dell’Italia. Quindi ci sono margini di miglioramento e sono collegati con il nostro ritardo nella pratica dello sport che naturalmente spingerebbero nella direzione delle infrastrutture, dei servizi dello sport e potrebbero quindi ampliare la dimensione di questo settore”, ha aggiunto Alleva.
“Infrastrutture e servizi sono gli elementi strategici? Certamente, naturalmente il tema della scuola è fondamentale ed è collegato alle infrastrutture. Infrastrutture di qualità, per altro non abbiamo un censimento della situazione ma riteniamo che su questo si possa fare davvero molto. Gli investimenti per esempio a fronte di una dimensione di una produzione rilevante sono piuttosto carenti, da parte pubblica naturalmente importante, oltre il 40%, però dimensione degli investimenti delle attività private collegate allo sport deve aumentare certamente”, ha concluso.