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La Puglia è già regina del web

Uno dei vantaggi della società digitale e della datizzazione della nostra quotidianità, è quello della misurazione. Oggi, infatti, non c’è un singolo evento, momento o aspetto che ci riguarda che non può essere censito per capirne la portata e l’effettiva consistenza. Così anche il G7, partito ieri sotto la presidenza italiana, ha il suo lato misurabile, anzi, più di uno, per dirla tutta.

Partiamo dal toponimo “Borgo Egnazia”, la località in provincia di Brindisi che ospita i leader mondiali che si incontrano per discutere di questioni economiche e finanziarie, di sviluppo e politiche per la sicurezza e il cambiamento climatico. Nelle conversazioni digitali, non solo in Italia, il termine ha ottenuto negli ultimi sette giorni oltre 63mila interazioni con un sentiment positivo del 67%.

Questi primi dati all’apparenza sembrerebbero privi di un significato di valore, eppure ci restituiscono una prima indicazione per nulla marginale che riguarda la presenza del nome della località turistica in un volume amplissimo di conversazioni. In altre parole, è la conferma di una rottura del diaframma regionale e nazionale per Borgo Egnazia. Tant’è, se andiamo a censire i Paesi in cui il termine è stato utilizzato con maggior frequenza dagli utenti online, possiamo vedere che subito dopo l’Italia, ci sono gli Stati Uniti, la Germania, l’India, la Francia e la Spagna. Mentre, per dare ancora conto della dimensione globale e della potenza della rete, è possibile portare in vetrina un ulteriore dato: nelle scorse ventiquattro ore il post che ha ottenuto il maggior numero di interazioni – ben 35.527, tra like, commenti e interazioni – che aveva al proprio interno il termine Borgo Egnazia, è quello pubblicato su Instagram dall’account “The Times of India” che è seguito da ben tre milioni di follower.

La medesima analisi, ma ovviamente con risultati diversi, la si può fare utilizzando anche il termine “Puglia”: in questo secondo censimento è inevitabile che crescano i numeri totali delle interazioni che superano le 200mila, sempre negli ultimi sette giorni, mentre il sentiment rimane sostanzialmente invariato con una percentuale positiva che si attesa dal 65.2%.

Mentre è significativo constatare come si modifichi la geografia del parlato cambiando unicamente la chiave di ricerca. Infatti, con il termine “Puglia” compaiano alcuni Paesi che prima non figuravano tra i primi posti dell’elenco: è il caso del Regno Unito, del Brasile, del Canada e della Colombia che si uniscono all’Italia, agli Stati Uniti e alla Francia. Per completare la circumnavigazione dei confini delle conversazioni online e avere degli indicatori precisi di quanto un singolo evento possa presidiare l’info-sfera digitale, utilizziamo come “amo per la pesca online” il nostro terzo e ultimo termine: “G7”. In questo caso, è interessante curiosare nella cesta dei termini più utilizzati in accompagnamento alla nostra ultima chiave di ricerca: ebbene ogni qualvolta, e parliamo di una stima di 450mila menzioni che hanno a loro volta prodotto più di 2,3 milioni di interazioni, è stato utilizzato l’espressione “G7” nel 17% dei casi era presente la parola “Italy” e nel 10,3% invece compariva anche “Puglia”.

In conclusione, se in passato per aver contezza dell’ampiezza geografica di una notizia o della conoscenza della stessa bisognava recuperare e collezionare i ritagli di giornale o registrare i servizi televisivi delle varie emittenti, con risultati pur sempre deficitari perché era quasi impossibile completare il giro del mondo, adesso, all’apposto, la misurazione è talmente precisa che non sfugge al censimento neanche il like messo distrattamente dall’ultimo dei follower del premier indiano Narendra Modi.

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