Ci vorranno ancora 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta Andria-Corato il 12 luglio del 2017. Il presidente del Tribunale di Trani, Giuseppe Rana, ha infatti autorizzato la proroga dei termini.
Nell’incidente morirono 23 persone e 51 rimasero ferite.
Il processo di primo grado a carico di 17 imputati si è concluso il 15 giugno scorso con due sole condanne (del capostazione di Andria, Vito Piccarreta, a 6 anni e 6 mesi, e del capotreno del convoglio Andria-Corato, Nicola Lorizzo, a 7 anni di reclusione) e 14 assoluzioni, oltre a quella di Ferrotramviaria imputata per l’illecito amministrativo.
Il Tribunale di Trani aveva fissato in 90 giorni il termine per il deposito delle motivazioni, ma il giudice estensore, Marina Chiddo, ha chiesto al presidente una proroga di ulteriori 90 giorni «in ragione della complessità della motivazione»; per il «processo complesso a causa del tecnicismo delle questioni giuridiche trattate, dell’ampiezza e della eterogeneità degli argomenti affrontati, del numero cospicuo di imputati e di capi di imputazione e del numero elevato di parti civili».
Lo stesso giudice estensore, applicata al processo sul disastro ferroviario, fa presente di essere in servizio contemporaneamente all’ufficio gip/gup del Tribunale di Trani.