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Carabiniere ucciso in Puglia, la lettera di una mamma ai colleghi: «Vorrei potervi abbracciare uno per uno»

«Sono una mamma, e questa mattina ho appreso con immensa tristezza la notizia» della morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, 59enne ucciso a colpi di pistola durante l'inseguimento di due banditi in fuga a bordo di un'auto rubata alla periferia di Francavilla Fontana. Con queste parole comincia la lettera di Grazia, una signora che ha…
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«Sono una mamma, e questa mattina ho appreso con immensa tristezza la notizia» della morte del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, 59enne ucciso a colpi di pistola durante l’inseguimento di due banditi in fuga a bordo di un’auto rubata alla periferia di Francavilla Fontana.

Con queste parole comincia la lettera di Grazia, una signora che ha voluto scrivere ai carabinieri del comando provinciale di Taranto per esprimere pubblicamente il dolore per la scomparsa di Legrottaglie e la gratitudine per chi, come il brigadiere, ogni giorno veste la divisa per proteggere la collettività.

«Le parole non bastano a colmare un dolore così profondo. Ogni volta che incontro un uomo o una donna in divisa, mi sento più sicura: sono come angeli che vegliano su di noi», scrive la signora nella lettera in cui sottolinea come indossare una divisa non sia una scelta dettata dalla costrizione, ma dal senso di responsabilità, di onore e di dedizione al bene comune.

Un impegno che oggi lascia un vuoto incolmabile nella famiglia di Carlo, tra i colleghi e in tutti coloro che credono nei valori di giustizia e servizio.

«Vorrei potervi abbracciare uno ad uno e ringraziarvi, in ogni momento della vita, per ciò che fate e per ciò che rappresentate. So che è il vostro lavoro, ma la vita è sacra, sempre», scrive la signora Grazia, che conclude: «Il mio abbraccio raggiunga tutti voi e la famiglia del vostro collega Carlo. Occhi aperti sempre. Vi esprimo vicinanza, gratitudine e che Dio vi benedica».

In una nota che accompagna la lettera della signora Grazia, i militari del comando provinciale di Taranto sottolineano che “oggi, tutta l’Arma dei Carabinieri condivide un profondo dolore, ma resta fiera del quotidiano impegno di chi, come Carlo, ha scelto di servire lo Stato fino all’estremo sacrificio. Ogni parola di conforto, ogni sguardo di riconoscenza, ci ricorda perché ogni giorno indossiamo la nostra uniforme con orgoglio: essere al fianco dei cittadini nei momenti più difficili“.

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