Non si allevia il malumore che intercorre tra la punta serba della Juventus, Dusan Vlahovic, e la Juventus, o per meglio dire, Thiago Motta. Non si tratta di una novità di per se, ma la situazione assume una piega ben più definita se si pensa che tra pochi giorni il contratto entrerà negli ultimi due anni e la dirigenza vorrebbe rinnovarlo di un altro anno (fino al 2027). Magari per poter capitalizzare al massimo l’ipotesi di una sua cessione.
Allenatore che va, problema che rimane
Vlahovic non sta per niente nascondendo il fatto che le richieste tattiche di Motta, così come lo erano state quelle di Allegri, non gli vanno a genio. All’attaccante viene chiesto, oltre a farsi carico dell’intero reparto offensivo e di dare una mano a centrocampo e difesa quando la squadra si abbassa o subisce l’iniziativa degli avversari. Questo, a detta del numero 9 bianconero, si traduce in un dispendio di energie maggiore che gli impediscono di essere lucido sottoporta. Situazione che non avviene quando è impegnato con la selezione serba, dove può concentrarsi totalmente sulla fase offensiva
Il Contratto e opzioni future
Ogni anno Vlahovic costa 35 milioni di euro alle casse juventine, a cui vanno aggiunti bonus fedeltà in aumento per ogni anno di permanenza a Torino. Si vogliono evitare situazioni come quelle createsi con Chiesa la scorsa estate, ma la sua cessione non è stata ancora valutata da Giuntoli e dall’entourage del calciatore che ha sempre detto di trovarsi bene con la Juve. La soluzione più semplice sarebbe cercare di riparare il rapporto professionale tra l’attaccante e Motta, ma potrebbe volerci del tempo. L’altra, più complicata, sarebbe prepararsi a trovare un degno sostituto del serbo, che sappia garantire il numero di gol che il numero 9 assicura alla causa juventina ogni anno.