Il Milan torna a vincere ma lo fa tirando un gran sospiro di sollievo. Contro lo Slovan Bratislava, fanalino di coda della Champions League, ancora a secco di punti, i rossoneri subiscono due gol e ne rischiano almeno uno in più, ma riescono a segnarne tre grazie anche all’ingresso in campo di Rafael Leao nella ripresa.
Il Milan soffre più del previsto e del dovuto. Affossato da una difesa che continua a ricadere in errori spesso sconcertanti. E pensare che Paulo Fonseca ha assicurato di aver lavorato per tutta la sosta del campionato sulla linea difensiva avendo a disposizione quasi tutta la retroguardia. Ecco, forse bisogna fare qualcosa in più, oppure qualcosa di diverso.
La gara
I rossoneri partono bene, tengono i ritmi alti e il pallino del gioco ma non riescono a creare concrete azioni da gol. Non è un caso che la prima, clamorosa, chance da rete arriva dagli slovacchi. I padroni di casa non si portano in vantaggio solo grazie ad un miracoloso intervento in scivolata di Pavlovic che intercetta il pallone appoggiato da Strelec a Maignan ormai battuto.
Spavento per i rossoneri che reagiscono a stretto giro con la rete del solito Pulisic che pur non essendo in ottima forma fa sempre la differenza. Ma la gioia del Milan dura appena tre minuti. Perchè ancora una volta la difesa rossonera si fa trovare scoperta, lascia mezzo campo al contropiede dello Slovan, Barseghyan procede indisturbato palla al piede e trova il pari.
Difficile dire se il Milan pecca di superbia o davvero fatica a trovare le posizioni in campo. Ma gli errori difensivi sono un problema arcinoto fin dalla passata stagione. Anzi, era l’aspetto principale su cui doveva lavorare Fonseca sedendosi sulla panchina del Diavolo.
Ad inizio ripresa, il tecnico portoghese inserisce Leao sperando nelle sue accelerate. Il Milan tiene il gioco ma è sterile e sono pochi i palloni buoni dalle parti di Rafael. Poi un passaggio illuminante di Fofana lancia il portoghese che non sbaglia: 2-1 e partita che sembra cambiare volto.
Arriva anche la rete di Abraham grazie ad uno scellerato retropassaggio di Strelec che si dispera. La partita sembra ormai indirizzata ma a due minuti dalla fine arriva il gran gol di Nino Marcelli, talento slovacco. Una rete che spaventa ma non cambia l’esito del match anche se è l’immagine di quanto il Milan abbia ancora da lavorare.
In Champions i rossoneri salgono a nove punti in classifica, nelle prossime due sfide affronteranno a San Siro la Stella Rossa e il Girona, due squadre non insormontabili. Ma bisogna evitare di farsi male da soli, di lasciare campo aperto agli avversari, vanificando quanto di buono cerca di costruire il reparto offensivo. Se a vincere è chi di solito ha la miglior difesa, il Milan ha un problema da gestire e velocemente.