Questo pomeriggio il Bari tornerà ad allenarsi dopo il breve periodo di vacanza concesso per le festività natalizie. La formazione biancorossa, dopo la battuta d’arresto interna contro il Genoa nel giorno di Santo Stefano, ha chiuso il girone d’andata di Serie B al quarto posto con 30 punti. Dopo qualche giorno trascorso in famiglia, i calciatori si ritroveranno agli ordini di mister Mignani per la ripresa dei lavori in vista della partita del 14 gennaio con cui avrà inizio il girone di ritorno.
Al San Nicola arriverà il Parma, avversario già affrontato in due occasioni dai Galletti in questa stagione, entrambe le volte in trasferta. Il primo incontro risale alla prima giornata di Serie B, nel match che il 12 agosto scorso diede ufficialmente il via al torneo cadetto e che terminò con uno spettacolare pareggio 2-2. Il secondo incrocio, invece, c’è stato nei sedicesimi di finale di Coppa Italia a metà ottobre: allora a sorridere furono i ducali, vincitori 1-0, ma il Bari, benché con molte seconde linee in campo, non sfigurò.
Dopo quello col Genoa, sarà un altro scontro di vertice, anche se la squadra allenata da Fabio Pecchia al momento è sesta in classifica, con tre lunghezze di ritardo rispetto ai biancorossi sebbene anche la scorsa estate la proprietà non abbia badato a spese per rinforzare la rosa. Per Transfermarkt sono addirittura 16 i milioni spesi dal Parma (a fronte di soli 2,38 milioni incassati dalle cessioni). Cifre radicalmente diverse da quelle investite dal Bari (il cui acquisto più oneroso è stato Aurélien Scheidler, pagato 2 milioni di euro), che almeno per ora dimostrano come scouting e visione possano generare risultati migliori rispetto a spese pazze.
Tra i calciatori ceduti dal Parma la scorsa estate c’è anche Walid Cheddira, attaccante che Ciro Polito ha rivoluto in biancorosso dopo la stagione della promozione dalla C alla B. Costato appena 180mila euro, il classe ‘98 nato a Loreto è passato in poco tempo da semisconosciuto (e spesso criticato) a capocannoniere della B, guadagnandosi la chiamata del Marocco e partecipando ai mondiali in Qatar. Oggi vale circa 6 milioni di euro e su di lui hanno posato gli occhi molte squadre della massima serie, con il Torino che sembra il club più interessato.
Pur contemplando una percentuale di futura rivendita della metà da versare agli emiliani, l’operazione Cheddira ha confermato l’ottimo fiuto per gli affari del ds biancorosso a cui Luigi De Laurentiis in estate aveva assegnato la missione di accrescere il patrimonio tecnico della squadra, in modo da abbinare buoni risultati sul campo a future plusvalenze. Un compito che può considerarsi riuscito, poiché oltre a Cheddira, Polito ha scovato anche Elia Caprile, portiere di 21 anni che in capo a un girone è diventato una certezza tra i pali, venendo convocato dall’under 21 azzurra e per uno stage con la Nazionale maggiore. Ora anche sull’ex Leeds e Pro Patria abbondano gli interessamenti, non solo dalla Serie A ma anche dall’estero.
A meno di offerte impossibili da rifiutare, né Cheddira, né Caprile dovrebbero lasciare il capoluogo pugliese a gennaio, rimanendo almeno fino a fine stagione per la gioia dei tifosi del Bari. La sensazione, infatti, è che il mercato di riparazione per i Galletti possa limitarsi allo sfoltimento della rosa, trovando sistemazione ai fuori lista e a chi reclama spazio, puntellando l’organico senza fuochi d’artificio ma con innesti funzionali.