Arriva di gran carriera, ai disonori della cronaca, un altro protagonista della virilità italiana. Questa volta il macho è un ufficiale assolutamente non gentiluomo.
Nella fattispecie, un tenente colonnello in forze presso l’Accademia militare di Modena dove si è fatto conoscere per le vessazioni e le violenze perpetrate ai danni delle allieve e degli allievi.
A guardarlo in borghese, un tubero poco cresciuto, ma non appena indossava la divisa… lo stesso! Eppure a lui l’uniforme faceva un effetto superiore: si sentiva un padreterno capace di costringere le allieve donne a lavare i genitali dei cavalli, così per sfregio o chissà per quale prurito fetish. Oppure terrorizzava gli allievi dicendo loro che, tramite le sue conoscenze, li avrebbe distrutti al punto da non fargli passare il concorso. Insomma: un maschione.
Speriamo che questo ennesimo vigliacchetto vada a processo e sia costretto a smettere la divisa, senza la quale, tornerà ad essere un t…ubero con la T di Tabacchino.