«Occorre fare chiarezza definitiva sul Teatro Petruzzelli, evitando ogni equivoco. Quindi, per trasparenza, vogliamo che all’incontro con il sindaco sia presente anche la stampa».
Ascanio Amenduni, avvocato della famiglia Messeni Nemagna, nuovamente riconosciuta proprietaria del Teatro Petruzzelli da una sentenza della Corte d’Appello del 18 novembre scorso, ha sollecitato Antonio Decaro, con una lettera, a partecipare all’incontro organizzato tempo fa proprio dal sindaco di Bari (ma poi da lui stesso revocato), oggi pomeriggio, alle ore 17, nella sala Giunta del Comune.
Lo scopo è quello di arrivare ad un accordo definitivo tra le parti, «accordo che è possibilissimo, purché ci sia la volontà» ribadisce Amenduni, dopo che i giudici hanno stabilito che il teatro è di proprietà privata, ordinando al Comune di restituire il bene alla famiglia.
La quale a sua volta è stata però condannata a restituire allo Stato i 43 milioni di euro spesi per la ricostruzione del Petruzzelli.
I giudici con un’altra sentenza hanno anche dichiarato privo di efficacia il protocollo d’intesa firmato nel 2002, secondo il quale la Fondazione, per poter gestire la struttura, avrebbe dovuto pagare alla famiglia 500 mila euro all’anno, come canone dovuto per l’utilizzo del teatro, per la durata di 40 anni a partire dal 2009.
Amenduni, che si ritiene offeso dalle accuse a lui rivolte dal sindaco che giudica «una grave lesione della mia immagine professionale…» si dichiara «…costretto pur con rammarico a tutelarmi nelle sedi competenti», preannunciando azioni legali.
E questa volta chiama i giornalisti a fare da testimoni all’incontro di oggi pomeriggio.
«Onde evitare nuovi, spiacevoli, equivoci, – scrive l’avvocato a Decaro, e questa frase nella lettera è sottolineata – Le propongo di estendere la partecipazione alla stampa affinché la stessa possa, in assoluta trasparenza, comprendere quale sia la situazione in atto tra le parti».