SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Verso alleanza M5S-Verdi in Ue, Conte presto a Bruxelles

(Adnkronos) - Bocche cucite, ma qualche soffiata arriva. Stando ai rumors che si rincorrono tra Roma e Bruxelles, raccolti dall'Adnkronos, un'alleanza tra M5S e Verdi in Europa sarebbe ormai vicina, a portata di mano. Tacciono i vertici pentastellati, ma un dialogo sarebbe avviato e potrebbe portare il leader Giuseppe Conte -impegnato in prima linea nella…

(Adnkronos) – Bocche cucite, ma qualche soffiata arriva. Stando ai rumors che si rincorrono tra Roma e Bruxelles, raccolti dall’Adnkronos, un’alleanza tra M5S e Verdi in Europa sarebbe ormai vicina, a portata di mano. Tacciono i vertici pentastellati, ma un dialogo sarebbe avviato e potrebbe portare il leader Giuseppe Conte -impegnato in prima linea nella partita- già nelle prossime settimane a Bruxelles. Una visita che seguirebbe quella a Roma del luglio scorso di Philippe Lambert, capo dei Verdi a Strasburgo. 

Conte si sta muovendo su due direttrici: lavorare sui territori -a breve partono i Gruppi territoriali e i Forum, a cui l’ex premier tiene tantissimo- e lavorare a livello europeo e internazionale. Da qui una ‘lettura’ delle interviste che sta rilasciando a molte testate straniere -El Pais la scorsa settimana e oggi a Der Spiegel, solo per citarne alcune- specie su temi pace e crisi energetica. Temi particolarmente sensibili in casa 5 Stelle, altrettanto per i possibili alleati ‘green’. 

Dopo il tentativo fallito, alle scorse elezioni europee, dell’ex capo politico del M5S Luigi Di Maio di mettere in piedi un’alleanza “né di destra né di sinistra” con il partito croato anti-sfratti Zivi Zid, coi polacchi di Kukiz 15, i finlandesi di Liike Nyt e i greci di Akkel, i 5 Stelle a Bruxelles figurano nel gruppo dei ‘non iscritti’. Una grana non da poco considerando che le regole del Parlamento europee prevedono una forte limitazione politica per chi non ha un gruppo di riferimento: un esempio tra tutti, l’impossibilità di presentare gli emendamenti in plenaria. “Il problema è politico – spiega una fonte da Bruxelles – un ex premier, famoso in Europa soprattutto per la battaglia del Next Generation Eu, non può certo avere il suo partito nei non iscritti, irrilevante dal punto di vista politico. Un’anomalia a cui, se tutto filerà liscio, potrebbe essere messa la parola fine molto presto…”. 

ARGOMENTI

politica

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!