Nessun dietrofront della Regione Puglia sul progetto di variante della Statale 16 bocciato l’altra settimana dalla sezione regionale paesaggio. Un parere negativo salutato come una vittoria dai comuni di Triggiano e Noicattaro da sempre contrari alla realizzazione della nuova strada e favorevoli invece ad allargare il tracciato in sede.
Al loro fianco le associazioni ambientaliste ed i comitati del No che proprio ieri hanno tenuto una riunione per rinfocolare la battaglia. Ma dalla Regione Puglia spengono sul nascere ogni entusiasmo e qualsiasi ipotesi di un cambio in corsa della progettazione. Il parere paesaggistico, chiariscono dalla presidenza regionale, è solo uno dei quattro esami procedimentali previsti per asseverare il progetto esistente messo a punto da Anas a valle negli anni scorsi di un articolato dibattito pubblico e di una lunga fase di concertazione con i comuni interessati.
A breve sono attesi i pareri dell’ufficio Ambiente, della sezione Mobilità e di altri settori regionali insieme al parere della Soprintendenza per i beni archeologici e culturali. Una volta raccolti tutti i referti tecnici la giunta regionale si esprimerà in via definitiva inviando entro metà gennaio il fascicolo progettuale al ministero per i trasporti. Passaggio questo propedeutico alla chiusura della conferenza di servizi in atto a livello ministeriale per concedere all’opera l’autorizzazione d’impatto ambientale che darà impulso alla realizzazione del nuovo tracciato della Statale 16.
Quasi scontato, per certi versi una formalità, il via libera regionale al progetto di Anas che prevede la costruzione di una strada a sei corsie che dallo svincolo di Mungivacca attraversa i comuni di Noicattaro e Triggiano fino ad allinearsi al percorso esistente all’altezza di Mola di Bari. Un opzione che, come emerse durante il confronto delle tre ipotesi di intervento iniziale, eviterà i costosi espropri per l’allargamento in sede del tracciato esistente.
L’ok regionale, salvo iniziative contrarie clamorose o ricorsi giudiziari, punta a velocizzare l’iter burocratico per definire la progettazione esecutiva, l’unica parte dell’opera che risulta finanziata. Dopodiché la Regione Puglia dovrà batter cassa al ministro per le infrastrutture Matteo Salvini per ottenere i 250 milioni di euro stimati per realizzare i circa 20 km di strada. I finanziamenti potrebbero anche arrivare dai fondi di sviluppo e coesione o da altri canali europei dedicati.
In concreto l’opera, secondo i piani, dovrebbe alleggerire il traffico in uno dei tratti più nevralgici della Statale 16 rendendo al contempo più sicura quella che è stata ribattezzata la statale della morte teatro di centinaia di incidenti e di morti ogni anno relegandola, purtroppo, in cima alle classifiche nazionali per le tragedie della strada. Tempi stimati per il completamento del cantiere circa cinque anni.