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Judith Butler all’UniBa: «Il gender? Per la destra è un’ideologia demoniaca»

«Il movimento “anti gender” è pieno di paura e attribuisce a qualcosa chiamato gender il potere di cancellare e appropriarsi del sesso. Si tratta di una affermazione potente, ed è ben nota nel contesto italiano come dimostrano le dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni». Non ha usato mezzi termini la filosofa americana Judith Butler…

«Il movimento “anti gender” è pieno di paura e attribuisce a qualcosa chiamato gender il potere di cancellare e appropriarsi del sesso. Si tratta di una affermazione potente, ed è ben nota nel contesto italiano come dimostrano le dichiarazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni». Non ha usato mezzi termini la filosofa americana Judith Butler durante la lectio magistralis che ha tenuto ieri all’Università degli Studi di Bari che le ha conferito il dottorato honoris causa in Gender studies (branca della filosofia contemporanea fondata dalla stessa Butler).

«Il gender è diventato un punto focale per la mobilitazione politica a destra – ha continuato la professoressa – associato a una serie di altri pericoli sociali, compreso il possibile danno inflitto ai bambini in suo nome, poiché è visto come un’ideologia demoniaca». Ma le cose per Judith Butler stanno diversamente, come ha spiegato nel corso della sua carriera e con il suo pensiero. Il genere, oggi, rappresenta una serie di ansie sociali ed economiche che non lo riguardano davvero, quando il genere è visto come un segnale di pericolo può diventare il segnale di molti altri pericoli adiacenti. «Se ti dicessero che qualcosa chiamato gender ti toglierà il sesso che sei – ha proseguito – allora potresti pensare che il gender sia una forza mostruosa e minacciosa, una mistificazione, una forma di colonizzazione che invada come fanno gli immigrati indesiderati. Se però ti dicessero che stai vivendo in una specifica concezione storica di maschile e femminile, potresti renderti conto che questa disposizione può cambiare, ma non avresti motivo di temere che qualcuno venga a portarti via l’identità sessuale».

Un passaggio della lectio è stato dedicato anche al problema della violenza e di quella di genere in particolare. «Viviamo in un tempo nel quale c’è un aumento della violenza contro le donne, contro i bambini, contro le persone omosessuali e contro le persone transessuali. E dobbiamo includere anche i migranti. – ha spiegato Butler – È importante opporci a queste forme di violenza, focalizzare l’attenzione pubblica su questi temi e prendere posizione contro la violenza domestica, di genere. E questo nelle scuole, nei discorsi pubblici, a livello di istituzioni religiose, ma anche attraverso la legge. Dobbiamo riflettere, infine, su cosa intendiamo quando parliamo di famiglia tradizionale: le famiglie sono buone quando i figli sono amati, protetti, curati».

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