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Una piazza e una lettera antica, l’affetto di padre Pio per i sangiovannesi: «Chiese di restare sempre con noi»

Sabato 12 agosto è stato celebrato il centesimo anniversario della lettera testamento di Padre Pio indirizzata all’allora sindaco Francesco Morcaldi, lettera con la quale esprimeva il desiderio di essere seppellito in un “tranquillo cantuccio” della terra di San Giovanni Rotondo. Per questa occasione, l’Amministrazione comunale ha organizzato una giornata evento iniziata con la cerimonia di inaugurazione…

Sabato 12 agosto è stato celebrato il centesimo anniversario della lettera testamento di Padre Pio indirizzata all’allora sindaco Francesco Morcaldi, lettera con la quale esprimeva il desiderio di essere seppellito in un “tranquillo cantuccio” della terra di San Giovanni Rotondo.

Per questa occasione, l’Amministrazione comunale ha organizzato una giornata evento iniziata con la cerimonia di inaugurazione e benedizione della rinnovata piazza dei Martiri, cui hanno partecipato il sindaco Michele Crisetti, il rettore del Santuario di San Pio, fra Aldo Broccato, e il superiore del convento dei Cappuccini, fra Rinaldo Totaro.

La piazza antistante il Palazzo di Città è stata, in queste ultime settimane, oggetto di intervento e si presenta oggi con nuove panchine, fioriere e 14 alberi che simbolicamente rappresentano le 14 vittime dell’eccidio avvenuto a San Giovanni Rotondo nell’ottobre del 1920, durante il “biennio rosso”.

«A questo proposito – ha detto il sindaco Crisetti – desidero subito chiarire che tra l’eccidio del 14 ottobre 1920 e la lettera di Padre Pio del 12 agosto 1923 non c’è alcun rapporto: sono due momenti assolutamente distinti tra loro». Ed ha aggiunto: «Quello che però in qualche modo li avvicina è la grande sofferenza di Padre Pio nel vedere il paese lacerato e diviso, nel vedere gli effetti devastanti dell’esasperata competizione politica in quella che era diventata la sua patria l’elezione. Temeva di poter essere lui la causa involontaria di “luttuosi avvenimenti” per la sua “cara cittadina”, una comunità , quella di San Giovanni Rotondo, che lo aveva accolto, amato e protetto». Poi il sindaco ha sottolineato «E Padre Pio ha corrisposto con il più grande gesto d’amore che potesse fare: chiedere ai suoi Superiori di poter restare per sempre qui con noi».

Dopo la cerimonia di benedizione dei 14 alberi e della rinnovata piazza dei Martiri, nel chiostro comunale si è tenuto un incontro organizzato dall’assessora alla Cultura Lucia Palladino, per condividere riflessioni e testimonianze sulla vita e l’eredità di Padre Pio.

Dopo il saluto del sindaco, sono intervenuti il giornalista Giulio Siena con una sua relazione sugli eventi che hanno spinto Padre Pio a scrivere la lettera testamento del 12 agosto di cento anni fa, il guardiano del Convento, il rettore del Santuario e il direttore di PadrePio Tv, Stefano Campanella.

«Il convegno di questa sera, nell’occasione del Centenario della lettera di Padre Pio al sindaco Francesco Morcaldi, è stata l’occasione per rinnovare il legame tra il santo Frate e il popolo di San Giovanni Rotondo», ha detto l’assessora Palladino. «Attraverso un’accurata narrazione storica dei relatori, si sono ripercorsi i tanti avvenimenti e fatti che hanno visto i sangiovannesi, legati per devozione a Padre Pio, difenderlo con atti di coraggio e passionalità».

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