Quattro anni di ricerche ed un lavoro certosino e monumentale per portare alla luce tutti i segreti degli oltre 560 ritratti di donne e uomini illustri della Storia (e della leggenda) appesi alle pareti dei tre corridoi al secondo piano della Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi. Il risultato di tutto questo è “La collezione Gioviana degli Uffizi”, colossale pubblicazione scientifica a cura di Maria Matilde Simari e Alberica Barbolani da Montauto, corredata da fotografie di Antonio Quattrone, che racconta e documenta per la prima volta in modo esaustivo la celeberrima serie di dipinti.
La storica raccolta di volti di uomini (e donne) illustri prende il nome dal suo ideatore, lo studioso, medico e vescovo comasco Paolo Giovio (1483-1552). La sua collezione fu avviata proprio a Firenze, unendo ove possibile ritratti dal vero o ricavati da antiche testimonianze visive (monete, sculture, dipinti, medaglie ed altro). Oggi delle circa circa quattrocento opere della raccolta originale ne restano, conservate a Como o altrove nel mondo, alcune decine. La serie fiorentina nacque invece dal desiderio del granduca Cosimo I, che conobbe e frequentò Giovio, di avere a sua volta una simile rassegna; il compito di eseguirne delle copie fu affidato a Cristofano dell’Altissimo, che, a tal fine, impiegò dieci anni.
A questo primo nucleo cinquecentesco si aggiunsero poi le opere di continuatori nei secoli successivi. La fama della Collezione Gioviana si diffuse ovunque in Europa e ispirò imitazioni e riproduzioni anche a stampa. I ritratti hanno un formato unico, e i personaggi che la popolano sono raggruppati per ruolo: papi, imperatori sultani, militari, letterati, scienziati, nobili, santi, artisti. Tra questi, si annoverano Romolo (riscoperto recentemente nei depositi di Palazzo Pitti), Tamerlano, Saladino, Solimano, Attila, l’imperatore Carlo V, Dante, Petrarca, Solimano, Caterina de’ Medici, Vittoria Colonna, Elisabetta I di Inghilterra e la principessa ucraina Roxelana.
Spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: «La serie della Gioviana, dopo questi volumi, non sarà più una semplice infilata di quadri appesi tra pareti e soffitto nei Corridoi degli Uffizi, e nemmeno un banale ‘Chi è chi’ dei secoli e millenni passati, ma un racconto intenso e stimolante che parte dai soggetti e arriva ai committenti, aprendo orizzonti inaspettati sulle varie epoche in cui sono vissuti i personaggi raffigurati, e non solo. Perché la Gioviana è un’enciclopedia delle conoscenze, dei gusti letterari e storici, delle preferenze, delle antipatie, degli opportunismi e delle vicende della politica internazionale, durante i tre secoli occorsi fino al completamento di questa gigantesca rassegna».
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Di Redazione15 Novembre 2024