(Adnkronos) – L’Ue vede moderatamente ‘rosa’ sull’economia italiana (ma anche su quella europea) e rialza le stime sulla crescita dell’Italia nel biennio 2023-24. Nelle nuove previsioni di primavera diffuse oggi la Commissione prevede che la nostra economia possa crescere quest’anno dell’1,2%, con un miglioramento di 0,4 punti sul +0,8% stimato in inverno e di +1,1% nel 2024 (+0,1 punti sulla precedente valutazione). Sono dati “incoraggianti” ha spiegato in conferenza stampa il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni che ha posto anche l’accento sul miglioramento dei conti pubblici.
Nel 2023 infatti l’Ue stima un calo di 4 punti nel rapporto debito Pil del nostro Paese, che dal 144,4% del 2022 (comunque di oltre 10 punti inferiore al record del 2020 ‘pandemico’) quest’anno scenderebbe – secondo le nuove stime della Commissione Europea – al 140,4%. Minimo miglioramento invece nel 2024, con un debito al 140,3%. Sul fronte deficit invece quest’anno è stimato al 4,5% del Pil (era all’8% nel 2022) con un miglioramento nel 2024 al 3,7%.
Quanto all’inflazione le nuove previsioni di primavera della Commissione Europea vedono la crescita dei prezzi per l’Italia quest’anno attestarsi a un livello del 6,1%, un dato in miglioramento rispetto al +8,7% del 2022, ma pur sempre uno dei dati più alti fra le grandi economie dell’Eurozona. Per il 2024 invece è atteso un calo al 2,9%, un livello comunque superiore a quello delle principali economie Ue.
Sul fronte disoccupazione la Commissione prevede un calo leggero ma progressivo: dal 9,5% del 2021 e l’8,1% del 2022, quest’anno si dovrebbe scendere al 7,8% e poi un aggiustamento marginale al 7,7% nel 2024 (ma la media del periodo 2014-18 era dell’11,7%). Andamento ‘cauto’ anche per la crescita dell’occupazione che dopo il +1,7% dello scorso anno nel 2023 dovrebbe aumentare dello 0,5% e poi di un leggero +0,1% l’anno prossimo.
Brusco rallentamento invece per gli investimenti, dopo il +18,6 del 2021 post-pandemico lo scorso anno sono aumentati del 9,4%: ma quest’anno non si dovrebbe – secondo Bruxelles – andare oltre il +2,6% e poi rallentare ancora a +1,4% nel 2024. Infine la bilancia dei conti correnti dopo il -1,3% del 2022, quest’anno si attesterebbe in parità per poi crescere dell’1,3% nel 2024.