(Adnkronos) – La Russia potrebbe intensificare gli attacchi contro l’Ucraina sotto Natale. Intanto, Mosca “sta incrementando il trasferimento per via ferroviaria di personale, equipaggiamento militare e munizioni verso le aree di combattimento”, sottolinea lo stato maggiore ucraino, citato da Ukrainska Pravda. I russi, si legge ancora, continuano a concentrare i loro sforzi per condurre offensive sui fronti di Lyman, Bakhmut e Avdiivka.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito la popolazione del rischio che i russi intensifichino i loro attacchi nel periodo natalizio. “Ricordate chi combatte contro di noi. Con l’avvicinarsi della stagione festiva, i terroristi russi possono essere nuovamente attivi. Disprezzano i valori cristiani e i valori in generale. Per questo, per favore, fate attenzione agli allarmi aerei, aiutatevi e prendetevi cura gli uni degli altri”, ha detto Zelensky.
Nel citare le sue parole, il sito Ukrainska Pravda ha ricordato che, per la prima volta dal 16 dicembre, nel mar Nero sono entrate navi da guerra russe con missili Kalibr, armi usate in precedenti attacchi massicci.
In Ucraina il Natale si festeggiava tradizionalmente il 7 gennaio, come in Russia, ma sempre più persone vorrebbero allinearsi al resto d’Europa. Dal 2017 il 25 dicembre è un giorno di vacanza e a partire da quest’anno le chiese ortodosse ucraine potranno celebrare una messa di Natale anche in questa data.
GB E UCRAINA – La Gran Bretagna prevede di raddoppiare il numero di soldati ucraini addestrati nel 2023. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace in un discorso al parlamento.
“Le nostre forze armate – ha detto – stanno facendo tutto il possibile per sviluppare le capacità di combattimento degli uomini e delle donne ucraini. Abbiamo addestrato quasi 10.000 persone nel Regno Unito nel 2022. Assieme alle nostre forze armate e ai nostri alleati, intendiamo raddoppiare il numero nel 2023. Vorrei esprimere ufficialmente la mia gratitudine a Canada, Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia, Nuova Zelanda, Lituania, Paesi Bassi e Australia per il loro aiuto nell’addestramento degli ucraini”.