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Ucraina, Urso: “Da energia a salute, mille imprese italiane per la ricostruzione”

(Adnkronos) - "Eravamo già il terzo partner commerciale globale dell'Ucraina, leader in settore significativi, quindi un meeting sulla ricostruzione è doveroso nei confronti di quel popolo, a cui dobbiamo dare la speranza della pace". Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un'intervista al Corriere della Sera, in vista…

(Adnkronos) – “Eravamo già il terzo partner commerciale globale dell’Ucraina, leader in settore significativi, quindi un meeting sulla ricostruzione è doveroso nei confronti di quel popolo, a cui dobbiamo dare la speranza della pace”. Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista al Corriere della Sera, in vista della Conferenza bilaterale Ricostruzione dell’Ucraina che si svolgerà a Roma dopodomani. “Saremo sempre – assicura- al fianco dell’Ucraina, anche nella ricostruzione del Paese per favorirne il percorso di adesione all’Unione Europea. Anzi, in alcuni casi bisogna adoperarsi subito, come per il ripristino delle centrali elettriche e irrigue e per la semina dei raccolti. La comunità internazionale è impegnata. Un meeting analogo si era svolto in Germania a ottobre, poi in Francia e un altro se ne terrò a giugno a Londra con una conferenza dei donatori”.  

“Mercoledì – dice Urso – tra associazioni e imprese saranno presenti in più di mille. Ci saranno tutte le più grandi società private e pubbliche italiane nei settori strategici dello sviluppo”.  

“La conferenza – spiega il ministro – sarà divisa in tavoli a cui parteciperanno aziende, istituzioni ed enti ucraini che si confronteranno con le nostre. Ci sarà un tavolo su infrastrutture, logistica e trasporti dove sarà presentato il progetto del dry port di Horonda”. Una prima cooperazione “è una piattaforma ferroviaria di smistamento al confine con l’Ungheria, partecipata da un consorzio pubblico-privato con imprese italiane che si occuperanno della sua costruzione. È molto importante per esportare merci ucraine che potranno arrivare all’interporto Quadrante Europa di Verona e al porto di Trieste, candidato a diventare uno degli scali maggiori per Kiev. Poi avremo tavoli dedicati a energia; agroindustria; salute; metallurgia e aerospace e servizi digitali, in quest”ultimo caso siamo già al lavoro”.  

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