(Adnkronos) – “Non può esserci un piano di pace per l’Ucraina che non tenga conto delle attuali realtà riguardanti il territorio russo, con l’ingresso di quattro regioni nella Federazione. Piani che non prevedano queste realtà non possono essere considerati di pace”. Con queste parole il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito la posizione di Mosca su eventuali negoziati, che devono riconoscere l’annessione dei territori occupati dalle sue truppe in Ucraina, Kherson, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk.
Intanto Berlino ha reso noto di accogliere positivamente la proposta del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba di una conferenza internazionale di pace ma non immagina che possa celebrarsi in tempi brevi. “In linea di principio, qualunque proposta abbia per obiettivo quello di mettere fine alla guerra di aggressione contro la Russia è buona e giusta”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Christofer Burger, sottolineando che sta a Kiev decidere tempi e cornici di tali negoziati. Tuttavia, “la Russia non ha dato segnali che indichino la sua volontà di rinunciare ai suoi obiettivi bellici originari”.
Il Cremlino “continua a lavorare con fermezza in direzione della distruzione della statualità ucraina”, ha affermato Burger. “Dobbiamo tenere conto di questo. Ed è per questo che il nostro appoggio all’Ucraina, al suo diritto di autodifesa, resta immutato”.